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Troppi furti nella Zona Industriale, aziende in ginocchio a Ragusa

Il parco commerciale «Isole Iblee» ha convocato per lunedì una riunione urgente con le imprese per scegliere le azioni da intraprendere nell’immediato

RAGUSA. La Zona Industriale continua ad essere presa di mira dai ladri. Il consiglio di amministrazione del parco commerciale "Isole Iblee" ha deciso di convocare per lunedì alle 18 nella sala "Bartolo Noto" della Cofarm una urgente riunione di tutte le imprese socie allo scopo di adottare decisioni forti e adeguate alla gravità della situazione. Gli ultimi episodi accaduti alla Zona Industriale e che hanno coinvolto quattro aziende hanno fatto accrescere l’allarme tra gli operatori.

«Di queste quattro aziende - dice il presidente di Isole Iblee, Gianni Corallo - due sono nostre associate e possiamo raccontare per filo e per segno che cosa è accaduto. Intanto l'azienda Cafè Noir che già altre volte era stata presa di mira. Fortunatamente, stavolta, i malviventi si sono dovuti scontrare con sofisticati sistemi di sicurezza a protezione dell'opificio. L'episodio di certo più sconvolgente ha interessato la ditta Medilam Srl, azienda storica specializzata nella lavorazione delle lamiere. Il fatto, accaduto la notte tra giovedì e venerdì scorsi, ha letteralmente traumatizzato i titolari e tutte le maestranze che, non appena arrivati nell'opificio, hanno dovuto prendere coscienza della gravità della situazione». Corallo racconta ancora: «I malavitosi, studiando per bene il loro piano, si sono introdotti dal retro dell'immobile ed una volta all'interno hanno fatto razzia di parecchie attrezzature. La sicurezza di disporre di sufficiente tempo ha consentito loro di caricare comodamente anche ben 400 kg di rame. Sicuri che all'esterno la situazione continuava ad essere sotto controllo, allo scopo di andare via col furgone ben carico di preziosa refurtiva, non hanno esitato a sfondare la saracinesca principale dell'opificio (utilizzando un altro mezzo), abbattendo anche il cancello esterno, come usano fare i bulldozer quando devono aprirsi a tutti i costi un varco. La scena che si è presentata a chi è arrivato la mattina dopo è stata davvero apocalittica». Il Cda di Isole Iblee ritiene che, alla luce di quanto accaduto, non è più possibile permettere che davanti ai problemi enormi creati dalla crisi, le aziende debbano continuare a subire questi attacchi dalla malavita. Isole Iblee continua a levare alta la voce e a chiedersi: perché resta ancora spento l'impianto di videosorveglianza già collaudato e pronto da anni? Non sono stati sufficienti i furti perpetrati e i danni causati alle imprese dalla malavita? Quanti furti ancora devono subire le aziende della zona industriale di Ragusa per potere contare su un minimo di sicurezza pubblica?

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