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Maltempo in Sicilia, Schifani: «Dichiareremo stato di crisi e chiederemo fondi extra regionali»

Il presidente della Regione sui luoghi del disastro. Renato Schifani ha sorvolato oggi le campagne del Ragusano pesantemente colpite dal ciclone che ha devastato la Sicilia orientale. «La nostra presenza qui - ha detto il presidente nel corso dell'incontro con i sindaci del Ragusano e le autorità locali che si è tenuto stamattina al Municipio di Comiso - è un modo per dimostrare la vicinanza mia personale e del governo regionale a questi territori duramente colpiti dal maltempo, ma è anche un modo per ringraziare i sindaci e i prefetti che sono sempre in prima linea.  Vi assicuro che il nostro impegno non mancherà. Come abbiamo già anticipato, in settimana dichiareremo lo stato di crisi. Ma dobbiamo correre. Insieme alla Protezione civile regionale, che ringrazio, interverremo immediatamente sulla base dei suggerimenti delle autorità locali per risolvere le necessità più urgenti. Utilizzeremo i fondi regionali e chiederemo anche di poter attingere a quelli extra regionali».

Schifani era accompagnato dal capo della Protezione civile regionale, Salvo Cocina. «Ho voluto fortemente questa visita a Ragusa, Siracusa e Catania - ha aggiunto Schifani - per osservare personalmente lo scempio che si è determinato a causa di questa ondata anomala di maltempo. Ormai dobbiamo prendere atto che la natura è cambiata e adeguare il sistema di protezione dei territori. Abbiamo gravissime ondate di calore in estate e fortissime precipitazioni in inverno, così violente che mettono in discussione la tenuta del nostro tessuto sociale, del sistema logistico e di quello economico. Questi eventi, però, fanno emergere anche quanto sia necessario e non più rinviabile un ritorno alle Province, che avevano il compito di vigilare sul territorio. Credo che i tempi siano ormai maturi affinché il governo se ne occupi ed è quello che faremo nelle prossime settimane».

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