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Falsi invalidi a Ragusa: arrestato il presidente della commissione Asp, medico legale di Loris

Corruzione nel mondo della sanità a Ragusa. Tre persone sono state arrestate dal NAS carabinieri di Ragusa: si tratta di Giuseppe Iuvara, medico, dipendente dell'Asp di Ragusa e presidente della commissione invalidi, T.S., figlia di una anziana donna che aveva chiesto, senza averne titolo, la pensione di accompagnamento e C.C., 61 enne, che ha fatto da tramite tra i due.

Il medico legale, abbastanza conosciuto per aver ricevuto diversi incarichi di autopsia da parte della procura di Ragusa, non ultimo quello sul cadavere del piccolo Loris Stival, avrebbe incassato una somma per far ottenere la pensione di accompagnamento ad un'anziana donna senza che ne avesse titolo. L'anziana donna e la figlia che ha fatto da intermediaria sono agli arresti domiciliari.

Grazie alle attività di intercettazione ambientale e telefonica, i militari hanno appreso che lo scorso 13 febbraio, nel corso di un incontro avvenuto presso lo studio privato del medico, i tre avevano concordato le modalità della visita per l'accertamento dell'invalidità civile.

Il medico aveva prospettato la possibilità di effettuare, personalmente, la visita a domicilio della richiedente anziché in maniera collegiale presso la commissione invalidi. Tale procedura, secondo il medico, si rendeva necessaria in quanto la paziente non avrebbe avuto diritto all'indennità di accompagnamento e che qualora si fosse recata presso la commissione invalidi, senza il suo interessamento, sicuramente non le sarebbe stato riconosciuto il beneficio.

Nel corso dell'incontro, inoltre, il medico nell'ipotesi in cui non fosse stata possibile la visita domiciliare, forniva dei "suggerimenti" su come raggirare gli altri membri della Commissione invalidi quali il non ricordarsi le date, non riconoscere la propria figlia scambiandola per una sorella e cercando di parlare meno possibile per dare l'impressione di essere disorientata.

Il medico alla fine dell'incontro si è fatto consegnare 200 euro e richiedeva ulteriori somme, circa 1000 euro, da consegnare a pratica conclusa. Dopo il via libera per la visita domiciliare, le parti hanno concordato un nuovo incontro alle 16.30 del 20 febbraio e così i carabinieri del NAS hanno assistito allo scambio di denaro in cambio della certificazione di invalidità fatta senza la presenza della beneficiaria. I militari, all'interno dello studio medico hanno trovato la documentazione con cui il medico I.G. aveva riconosciuto l'indennità di accompagnamento alla madre di T.S. che non aveva titolo.

Il medico è stato associato alla locale casa circondariale mentre le due donne sono state sottoposte alla misura degli arresti domiciliari. È stato sequestrato vario materiale informatico e cartaceo, quali fonti di prova dei reati per i quali si è proceduto.

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