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Arrivati a Pozzallo i 17 superstiti del naufragio davanti alla costa libica

Atterriti, sono tutti sbarcati a Pozzallo i 17 sopravvissuti del naufragio di un barchino di migranti che trasportava 47 persone. La sciagura è avvenuta ieri - 12 marzo - davanti alle coste libiche, disperse le altre 30 persone. I naufraghi, tutti originari del Bangladesh, sono stati trasbordati sulle motovedette della guardia costiera dal mercantile Froland, che li aveva soccorsi. In banchina è già stata predisposta la macchina dell’accoglienza con il personale dell’Asp e della Croce Rossa e il medico dell’Usmaf e con le forze dell’ordine. I migranti, una volta sbarcati, saranno trasferiti nell’hotspot di Pozzallo.

Subito dopo lo sbarco i naufraghi sono stati trasferiti in pullman nell’hotspot di Pozzallo. Alle 18 è salito a bordo della motovedetta il medico dell’Usmaf, Vincenzo Morello, per il controllo sanitario necessario per autorizzare lo sbarco. Tutti scalzi, sono stati forniti loro dei calzari; in molti avevano addosso del vestiario fornito probabilmente dalla nave cargo che li ha soccorsi, sono stati coperti subito con i teli isotermici. In banchina il personale dell’azienda sanitaria, Croce rossa italiana e Protezione civile. Uno di loro, con una frattura alla gamba, colpita quando la barca gli si è rovesciata addosso, è stato invece ricoverato nell’ospedale di Modica.  Sono risultati positivi al Covid 14 migranti su 17.

«C'è grande attenzione, da parte degli operatori sanitari e delle associazioni umanitarie, anche per il supporto psicologico a queste persone giunte oggi - ha detto il sindaco, Roberto Ammatuna - hanno perso parenti e amici. Un dramma aggiunto al terrore che devono avere provato in quei momenti». «Ma è così difficile - ha aggiunto - stare tutti seduti attorno a un tavolo, maggioranza e minoranza per avere più peso in Europa? Bisogna allentare la morsa sulle Ong: che non significa fare passi indietro, ma rendersi conto che loro fanno una attività umanitaria importante, e non non abbiano più una flotta umanitaria come quella della operazione Mare Nostrum. Dobbiamo collaborare. Si preannuncia una stagione estiva bollente, dobbiamo arrivarci preparati, serve una politica diplomatica efficace e raccordo con le istituzioni locali per l’accoglienza».

«Il governo - ha aggiunto Ammatuna - dovrebbe agire in fretta su sue direttrici. Raccordarsi con le comunità locali per fronteggiare il fenomeno trafficanti di essere umani e dei flussi, e agire sui tavoli europei con il coinvolgimento di tutti, anche delle opposizioni. La questione migranti va affrontata insieme e con maggiore compattezza». Il sindaco è stato in banchina a seguire lo sbarco dei 17 sopravvissuti. «Si preannuncia un’estate calda - ha osservato - e l’Italia sarà l’approdo naturale di questi arrivi».

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