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In 500 soccorsi al largo di Pozzallo, l'emergenza sbarchi sul tavolo europeo

Cirielli di FdI: «Gli italiani non possono essere i maggiordomi d’Europa». Berlusconi: «Sinceramente soffro nel vedere persone in pericolo». In 262 su una petroliera, la nave è in rada a Catania

Sbarco a Pozzallo

Non si arrestano le partenze di migranti sulla rotta del Mediterraneo centrale, nonostante le condizioni critiche del mare.  Un peschereccio con circa 500 persone a bordo è stato soccorso da motovedette della guardia costiera a circa 80 miglia dalle costa sudorientale della Sicilia. E, alla vigilia di appuntamenti europei importanti sul tema, si registrano posizioni articolate nella maggioranza.

Il viceministro degli Esteri di FdI, Edmondo Cirielli, afferma che «gli italiani non possono essere i maggiordomi d’Europa. Siamo un popolo che ha sempre accolto, senza distinzione di razza, di cultura o religioni. Per questo non possiamo accettare lezioni da nessuno».

Il leader di Fi Silvio Berlusconi tiene da parte sua a sottolineare che «le ragioni della sovranità nazionale non possono mai essere disgiunte da quelle della legalità internazionale e soprattutto dai valori cristiani e dai principi liberali della nostra società, che ci impongono di porre la vita e la dignità delle persone, di ogni essere umano, al di sopra di tutto il resto».

La cronaca continua a registrare un flusso massiccio dalle coste africane. Con il mare grosso che complica ulteriormente il compito dei soccorritori. Ieri quattro persone sono morte e due sono disperse dopo essersi gettate in mare da un barchino in difficoltà. Accanto alle piccoli imbarcazioni partono - soprattutto dalle coste della Cirenaica - anche unità più grandi, come il motopeschereccio di oggi, soccorso con un’operazione coordinata dalla Capitaneria di porto di Catania. Le condizioni meteo hanno reso molto difficoltoso l’intervento.

Intanto in serata è  arrivata in rada a Catania una petroliera con 262 migranti soccorsi in mare. La nave, per le sue dimensioni, non può entrare in porto e le persone saranno trasbordate e portate a terra da una motovedetta della Capitaneria e un rimorchiatore. E il totale degli arrivi nel 2022 marcia ormai verso quota 100mila.

Dopo il braccio di ferro con le navi ong e lo scontro con la Francia per la Ocean Viking, il governo di centrodestra è determinato a portare il tema sui tavoli da Bruxelles, reclamando concreta solidarietà sull’accoglienza di chi sbarca ed una regolamentazione dell’attività della flotta umanitaria, in questi giorni peraltro assente dall’area sar.
Venerdì ci sarà il Consiglio straordinario dei ministri dell’Interno e nei prossimi giorni è atteso il Piano d’azione in materia della Commissione europea.

Emergono però sensibilità differenti nella maggioranza, con Lega e Fratelli d’Italia per la linea dura, mentre Berlusconi evidenzia anche oggi - intervistato dal Giornale - che «salvare chi è in pericolo in mare è un dovere assoluto, e sinceramente soffro nel vedere persone in pericolo, bloccate a bordo di un’imbarcazione e respinte dai porti europei. Solo l’Europa - aggiunge - ha la possibilità, e aggiungo anche il dovere, di affrontare questo tema che ci riguarda tutti».

Intanto, a Ventimiglia, proseguono i controlli alla frontiera. Polizia, vigili del fuoco e alcuni soldati dell’esercito hanno sgomberato in mattinata un treno merci occupato da migranti alla stazione ferroviaria. All’interno di un vagone sono stati trovati e fatti scendere tre giovanissimi, mentre una decina si erano già allontanati.

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