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Aeroporto di Comiso, 857 persone in fila per comprare l'acqua: paziente oncologica rinuncia

Il caso segnalato dal Codacons: la donna è salita su un bus a Catania alle 11.30 ed è riuscita a partire solo alle 21.30

Sarebbe dovuta partire da Catania per Bologna con un aereo previsto, prima del rogo del Terminal A di Fontanarossa, alle 16, ma il volo è stato dirottato a Comiso, e il bus per lo scalo ragusano è partito alle 11.30 dal capoluogo etneo. L’aereo è partito alle 21.30 dal Pio La Torre, ma la viaggiatrice, una paziente oncologica residente a Ravenna, che doveva rientrare per sottoporsi a una seduta di chemioteparia, ha avuto difficoltà anche a comprare dell’acqua. È quanto ricostruisce il Codacons, in una nota.

«Durante l’attesa - afferma l’associazione di consumatori che ha ricevuto la segnalazione - la signora ha tentato di acquistare una bottiglietta d’acqua al bar interno all’aeroporto ma era costretta ad attendere a lungo il proprio turno in quanto erano in fila ben 857 persone. Inoltre all’interno dell’aeroporto non c’erano né aria condizionata né scale mobili, causando grande disagio. Con il passare delle ore le persone aumentavano riempendo l’aeroporto sempre di più e l’assistenza ai passeggeri totalmente assente La Protezione civile - chiosa il Condacons - ha allestito all’esterno un gazebo per fornire non bottigliette d’acqua, ma bicchieri d’acqua, ma anche in questo caso la fila e il caldo non rendevano agibile la fruizione all’esterno».

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