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Raffica di furti in negozi e chiese tra Ispica e Modica, arrestati due giovani

I carabinieri hanno arrestato due giovani di Ispica, Bryan Vernuccio di 22 anni, e Franceco Peligra di 24 anni, accusati di ben 29 furti ai danni di esercizi commerciali, edifici pubblici e luoghi di culto, avvenuti tra Ispica, Pozzallo e Modica tra marzo e luglio scorsi.

L’attività investigativa ha preso le mosse da numerose denunce sporte da esercenti, cittadini e dal sindaco di Ispica. La coppia di giovani, già nota ai carabinieri, avrebbe messo a segno diversi colpi durante il primo lockdown di primavera: 29 furti, di cui 16 avvenuti ad Ispica, 10 a Pozzallo e 4 a Modica. 

I due ladri erano entrati all’interno del Comune di Ispica rubando alcune monete contenute nei distributori e un orologio. Non solo, avevano colpito anche agenzie assicurative, patronati fiscali di sindacati, pizzerie, paninerie ed erano giunti a sottrarre persino il denaro contenuto nell’offertorio presso la chiesa dell’Annunziata e, settimane dopo, anche a quella dedicata alla Madonna delle Grazie.

Il modus operandi di tutti gli episodi era sempre lo stesso: sfondavano la serratura di una porta o di un infisso con un piede di porco (da qui anche il nome dell’operazione) per poi fare irruzione e cercare denaro anche di piccolo taglio contenuto nei cassetti o nei registratori di cassa, portando via talvolta qualsiasi cosa potessero ritenere utile.

A luglio, la coppia di ladri avrebbe a segno colpi anche a Pozzallo e Modica, dove sono state "pizzicate" diverse attività commerciali (ristoranti, bar pasticcerie, forni, lavanderia), alcune delle quali molto note.

Il lavoro dell’Arma dei Carabinieri è partito dall’analisi di tutti i sistemi di videosorveglianza, delle denunce e delle testimonianze delle vittime dei furti, che si erano rivolte con fiducia agli investigatori.

I militari hanno anche confrontato i mozziconi di sigaretta trovati sui luoghi di delitto che corrispondevano alla stessa marca i tabacchi rinvenuta nell’abitazione dell’indagato. Nel corso di alcune perquisizioni a carico di indagati sono state rinvenuti anche alcuni apparati informatici sottratti ad un ristorante.

L’enorme mole di elementi probatori raccolti e compendiati hanno permesso di scoprire la responsabilità in capo agli indagati dei 29 furti e rassegnare le risultanze al pubblico ministero della Procura di Ragusa, dottor Rota.

Vernuccio e Peligra sono stati condotti al carcere di Ragusa a disposizione dell’autorità giudiziaria.

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