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Coronavirus, aumentano a 73 i positivi a Pozzallo: arriva l'Esercito

Arriverà l’Esercito a presidiare l'hotspot di Pozzallo. Lo ha preannunciato il prefetto di Ragusa, Filippina Cocuzza, al sindaco Roberto Ammatuna, preoccupato per l’aumento dei casi di Covid-19 tra i migranti ospiti nella struttura, che sono saliti a 73. I militari arriveranno lunedì prossimo.

Saranno 90 i militari che vigileranno l’hotspot dove in una parte del padiglione ci sono 73 migranti in quarantena perché risultati positivi al tampone. Cresce la preoccupazione delle autorità cittadine e sanitarie per le fughe dei migranti dal centro. Ieri tra i 15 che hanno lasciato la struttura ci sono due positivi di cui una donna in stato di gravidanza.

"Se da qui a lunedì ci dovessero essere altre fughe di migranti dall’hotspot di Pozzallo, considerato il più sicuro d’Italia, pianterò una tenda, chiamerò anche gli assessori e i consiglieri comunali, per supportare le forze dell’ordine, nell’evitare che questi episodi possano ripetersi". Il sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna, alza il tiro. In tre giorni sono fuggiti dal centro una sessantina di migranti; nell’ultima fuga, c'erano anche due casi di positività al Covid-19. La novità è che sono in arrivo altri 90 militari.

"Ho chiesto una riunione del comitato per ordine e la sicurezza che si è tenuta stamattina in Prefettura - conclude Ammatuna -. Qualche minuto fa il prefetto Ragusa mi ha preannunciato l’arrivo di 90 militari per presidiare l’hot spot e il territorio ibleo. Devo ringraziare il prefetto per il suo operare continuo e attento".

"Non è possibile - spiega Ammatuna - che queste cose possano accadere. I cittadini di Pozzallo non lo possono tollerare più".

"Siamo una cittadina accogliente ed umana - continua il sindaco - ma il diritto di chi è accolto non si mette in discussione, si tratta di salvare vite umane. Ma c'è anche il diritto di chi accoglie: il diritto alla tranquillità, al non avere problemi di ordine pubblico, o legati al contagio. Non tollereremo più alcuna fuga".

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