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Spaccio di droga a Ragusa: 13 arresti. In un bar si vendeva l'ecstasy

Il capo della banda vendeva gli stupefacenti evadendo dai domiciliari

RAGUSA. Tredici misure di custodia cautelare sono state eseguite all'alba di stamane dai Carabinieri della compagnia di Ragusa, che hanno sgominato una rete di spacciatori di sostanze stupefacenti come hashish, cocaina, ecstasy - per la prima volta sequestrata nel Ragusano - anfetamina e marijuana. L'operazione è stata denominata "Kamarina drugs". Sono stati arrestati sette italiani e sei stranieri tra cui cinque tunisini e un albanese.

I provvedimenti restrittivi - sette in carcere e sei agli arresti domiciliari - sono stati eseguiti a Santa Croce Camerina, Ragusa e Ciriè (Torino) e sono stati emessi dal gip di Ragusa Claudio Maggioni su richiesta del sostituto procuratore Valentina Botti. Sono stati sequestrati complessivamente, nel corso dell'indagine, quasi quattro chilogrammi di droga, principalmente hashish oltre che cocaina, ecstasy, amfetamina e marijuana.

Gli arrestati sono Alket Bezhdili, di 24 anni, albanese; Giuseppe Iacono, di 23; Leonardo Di Martino, di 24, Hassan Zantour, tunisino, di 31; Salim Ammar, tunisino, di 23; Omar Karoui, tunisino, di 20; Ferss Jenan, tunisino, di 19; Giuseppe Piazza, di 28, Armando Sedda, di 22; Davide Sedda, di 34; Leandro Vitale, di 24; Marcello Ruggieri, di 29; Zied Amamou, tunisino, di 21. Bezhdili, Iacono, Di Martino, Zantour, Ammar, Karoui, Jenan sono stati rinchiusi in carcere mentre Bezhdili, Iacono, Di Martino, Zantour, Ammar, Karoui, Jenan sono stati posti agli arresti domiciliari.

L'operazione conclude un'attività investigativa durata dal febbraio al luglio scorso, nel corso della quale sono state arrestate in flagranza altre nove persone per detenzione a fine di spaccio di stupefacenti sia leggeri che pesanti, segnalate alla Prefettura 21 persone e denunciate 25 per detenzione di droga e altri reati.

L'indagine ha preso l'avvio da un sequestro di tre chilogrammi di hashish compiuto a Santa Croce Camerina dai carabinieri, che arrestarono tre tunisini. In un caso una coppia di lentinesi pensava di farla franca poiché la conducente del veicolo aveva occultato ecstasy e anfetamina dentro il reggiseno. Capito che i militari sapevano, la ragazza ha evitato la perquisizione consegnando la droga spontaneamente ed evitando così l'arresto.

Bezhdili era già stato arrestato nel corso delle indagini e, posto ai domiciliari, aveva continuato a spacciare dalla porta di casa o addirittura evadendo e andando a un bar di via Caucana a Santa Croce. Il giovane si vantava a Santa Croce di essere il "supermarket della droga" per la sua capacità di rifornire i clienti con qualsiasi sostanza ricercassero.

In un'altra occasione si autodefinisce "chef" della droga sempre per la sua capacità di soddisfare le richieste dei clienti. La droga finiva anche nelle province di Siracusa e Caltanissetta. L'ecstasy, l'anfetamina e la cocaina finiva a Marina di Ragusa Gli spacciatori erano anche in grado di procacciare allucinogeni. Uno di essi ha proposto al telefono ai suoi clienti l'acquisto di una pianta grassa contenente mescalina, un potente allucinogeno utilizzato nel nord America.

Nel corso delle esecuzioni e delle perquisizioni condotte stamani, uno dei soggetti perquisiti - non destinatario di misura cautelare - è stato arrestato in flagranza per il reato di detenzione di stupefacenti. Walid Rami, 31enne tunisino bracciante agricolo incensurato aveva occultato in casa, nei mobili della cucina, due etti e mezzo di hashish.

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