RAGUSA. «Da quando esistono gli sms proponiamo di attivare questo servizio nelle scuole. In una società tecnologica come la nostra mi sembra una diatriba sterile quella che pone dei limiti, anche di privacy, a questo tipo di servizio. Ci potranno essere alcune remore ad esempio per gli studenti un po' più grandi, perché potrebbero sentirsi controllati, ma è una questione di sicurezza. Stiamo parlando sempre di minori». A parlare è don Fortunato Di Noto, presidente di "Meter".
Interviene ribadendo l'importanza del servizio di messaggi che sul cellulare informino i genitori dell'assenza dei propri figli alle lezioni. In un post sulla sua pagina facebook, il sacerdote che da anni è impegnato nella tutela dei bambini, scrive: «Leggo che per attivare gli sms help alert la scuola ha lanciato la proposta di raccogliere fondi. Ma dico: ma ci vogliono prendere in giro? Anche su queste cose il business a chi raccoglie di più? Stiamo parlando della sicurezza e la tutela dei bambini nelle scuole». Il sacerdote spiega: «I fondi si possono reperire, magari facendo qualche attività in meno. Per carità tutte iniziative importanti, ma la sicurezza deve essere prioritaria».
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