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L’infermiera trovata morta a Ragusa: è mistero fitto dopo l’autopsia

RAGUSA. Il giallo sulla morte di Daniela Dinatale, l’infermiera cinquantunenne trovata poco dopo le otto di venerdì mattina adagiata sul proprio letto, vestita, senza alcun apparente segno di violenza, rimane anche dopo l’autopsia. Si dovranno attendere gli esami tossicologici per sapere le ragioni del decesso. L’esame autoptico avrebbe escluso problemi cardiologici o infezioni intestinatali che avrebbe causato uno stato di malessere della donna, trovata a letto vestita ma con addosso una coperta, come se sentisse freddo.

Ad eseguire l’autopsia ieri pomeriggio all’obitorio del Paternò Arezzo è stato il medico legale incaricato dalla Procura, Peppe Iuvara, che si è avvalso di un tossicologo di chiara fama. Si tratta del professore Guido Romano, direttore della Scuola di Specializzazione in Medicina Legale e titolare dell’insegnamento di Medicina Legale nella Facoltà di Medicina e Chirurgia in diversi corsi di Laurea e di Specializzazione, oltre ad essere il responsabile del Laboratorio di Tossicologia Forense dell’Università di Catania. La nomina di questa figura è stata dettata dal particolare, seppur non confermato dai parenti, che la donna si sia sottoposta al vaccino antinfluenzale prima del decesso.
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