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La morte misteriosa dell'infermiera scuote Ragusa

La donna, molto conosciuta, era tra le fondatrici del gruppo «Amunì» che tra le altre attività promuove la camminata sportiva. Era infermiera al Paternò Arezzo

RAGUSA. È giallo sulla morte di un’infermiera di 51 anni, Daniela Di Natale, trovata priva di vita nella sua abitazione della parte alta di corso Italia, proprio difronte la parrocchia Maria Ausiliatrice, conosciuta come chiesa dei Salesiani. La tragica scoperta è stata fatta dal figlio, poco dopo le otto di ieri mattina. La donna abitava da sola. Da quanto emerso dalle indagini ad allertarlo sono stati i sanitari dell’ospedale Paternò Arezzò, colleghi della donna, la quale non si era presentata al lavoro ed era attesa in sala operatoria di «Otorino» per svolgere le sue mansioni di ferrista. Alcuni dettagli del ritrovamento del cadavere non convincono però i carabinieri che sono intervenuti, chiamati dal figlio.

La donna, infatti, è stata trovata a letto vestita con gli occhiali da sole. Come se fosse pronta per uscire. In casa tutto era in ordine. Nessun oggetto era fuori posto. Sul luogo, oltre al medico legale Giuseppe Iuvara, è arrivato anche il sostituto procuratore Marco Rota. Gli inquirenti hanno avviato le indagini per cercare di risalire alle cause della morte della donna, non tralasciando alcuna ipotesi. Si dovrà capire se il decesso dell’infermiera sia imputabile a cause naturali. Il magistrato ha disposto l’autopsia per veedrci chiaro prima di consegnare la salma ai familiari. L’esame autoptico è in programma all’interno dell’obitorio del Paternò Arezzo ad Ibla. In un primo tempo era stato fissato per oggi ma probabilmente slitterà a lunedì. I militari dell’Arma hanno lavorato fino al primo pomeriggio di ieri per i rilievi scientifici all’interno dell’abitazione della donna.

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