Ragusa è la sua città e le porta decisamente bene: a Ragusa, lo scorso 5 giugno, ha vinto la prima prova di selezione e a Ragusa si è ripetuta adesso in una delle finali regionali, conquistando l'accesso alle prefinali nazionali di Miss Italia 2022. Si chiama Lucrezia Di Matteo, ha 28 anni ed ama la sua terra, la Sicilia intera, al punto da proporre sul palco di Miss Italia sketch e canzoni in dialetto. Alla sua città però ha dedicato un video, postato su Instagram, in cui ricostruisce la storia delle due Raguse.
Lucrezia si è qualificata per le prefinali alla presenza di Denny Mendez, Miss Italia 1996, ospite d'onore nella serata di piazza San Giovanni, organizzata dall'agente regionale Salvo Consiglio e condotta da Antonello Consiglio e Giadà Rumè, Miss Sicilia dell'anno scorso. Lucrezia si è laureata Miss Ragusa Barocco e con questa fascia andrà a sfidare le altre ragazze con l'obiettivo di riportare in Sicilia il titolo di Miss Italia, che manca ormai da otto anni (l'ultima fu la riberese Clarissa Marchese nel 2014, qui l'albo d'oro).
Le qualità, del resto, non le mancano, non solo per l'aspetto esteriore. Lucrezia è laureata in Scienze e tecniche psicologiche e adesso studia per la specializzazione in Psicologia e Neuroscienze cognitive all'Università di Messina. Ha studiato anche con Roberta Bruzzone, criminologa e psicologa nota per le frequenti partecipazioni al task-show televisivi. «Sono stata allieva della dottoressa Roberta Bruzzone - racconta - con la quale ho seguito un corso di alta formazione sul narcisismo maligno e la manipolazione affettiva, tematica molto rilevante poiché sfortunatamente siamo circondati da persone con tale personalità. Non esiste un “copyright” di genere - si pensa spesso agli uomini, ma si incontrano anche tante donne manipolatrici - e non sempre è il partner ad assumere questi atteggiamenti, può essere anche un amico o un’amica, un genitore, un vicino di casa».
Tematiche forti, che confermano come le ragazze di Miss Italia nascondano spesso un background importante. Da un'allieva di Roberta Bruzzone, del resto, era facile aspettarselo. «La dottoressa Bruzzone - dice Lucrezia - è una donna da stimare non solo per le sue competenze, ma anche perché sia in televisione che lontano dalle telecamere mostra se stessa. È una donna forte, determinata, competente, dedita con amore al proprio lavoro e sempre pronta a battersi per la giustizia. Un’ottima insegnante che cerca di formare al meglio i suoi studenti. Un esempio per tutte noi donne».
Gli studi di Lucrezia Di Matteo nascono da una gran voglia di aiutare gli altri. «Vorrei donare il mio sorriso - dichiara con la massima naturalezza - dove manca la speranza. Porto avanti i miei studi sperando di poter aiutare più gente possibile a ritrovare un benessere interiore perduto. Oggi sono virali l’odio, la guerra, il giudizio altrui, la cattiveria. Invece, dovremmo cercare di diffondere amore, gentilezza, aiuto verso il prossimo, senza giudicare nessuno. Uno dei miei principali obiettivi è quello di dedicarmi al sociale, se dovessi avere la fortuna di diventare importante mi dedicherei al sociale anche più di quanto già cerco di fare adesso».
Lucrezia, infatti, è impegnata nel volontariato. «Collaboro con un’associazione, “Ci ridiamo su”, che ringrazio di vero cuore per avermi dato la possibilità di vivere un’esperienza magica nel mondo della comicoterapia presso il Centro Autismo di Ragusa. Ringrazio anche l’Asp per aver permesso tutto ciò, il dottor Giuseppe Morando e tutta la splendida équipe per avermi accolta con tanta gioia. La comicoterapia è un’attività che viene effettuata mediante la figura del clown dottore e del volontario del sorriso, proprio per cercare di diffondere il sorriso e alleggerire il carico del dolore emotivo che spesso si può avvertire in determinate situazioni, alleviare lo spirito per quel che si può è già una grande cura. Nel reparto del Centro Autismo l’esperienza è stata molto forte e intensa. I bambini sono meravigliosi, vengono chiamati «Bambini Speciali”. Per l’immensità della loro anima, trasmettono amore anche solo attraverso un semplice sguardo e riescono a farti comprendere cosa sia la pazienza, termine da non sottovalutare nella società di oggi dove vogliamo “ tutto e subito”». Le esperienze di Lucrezia Di Matteo sono molteplici. «Sono stata tirocinante nel reparto di Npi (Neuropsichiatria Infantile) a Ragusa e ho scoperto che i bambini possono aiutarci a migliorare e per questo li ringrazio».
L’amore per gli altri è qualcosa in cui la ventottenne ragusana crede profondamente. «Aiutare il prossimo, dedicarsi al sociale , poter regalare una parte di te stesso ad un altro soggetto - spiega - è commovente, gratificante se fatto con rispetto, sincerità e amore. Grazie a queste esperienze, grazie ai miei studi, grazie alla vita che ho sempre preso con il sorriso, grazie a delle esperienze negative che mi hanno fatto crescere, ho imparato la differenza che esiste tra osservare con amore e giudicare il prossimo. Ho imparato che ogni evento vissuto negativo o positivo che sia può portare un arricchimento spirituale. Sono molto credente, e se ogni evento della nostra vita viene vissuto con la giusta consapevolezza può davvero arricchirti dentro e questo arricchimento personale me lo sta donando anche il concorso di Miss Italia».
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