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Comiso, il Museo civico di Storia naturale si rinnova: ampliata la fruizione del pubblico

Il Museo civico di Storia naturale di Comiso si rinnova. Da domenica 5 marzo i visitatori potranno apprezzare il nuovo percorso museale realizzato per ampliare e qualificare la fruizione a partire dall’eliminazione delle barriere architettoniche, da nuovi e più funzionali orari di apertura e dalla biglietteria elettronica che consentirà prenotazioni e acquisti online.

Nuovo sito web, nuovo bookshop, audioguide plurilingue, una nuova sala didattica dedicata ai servizi educativi, visite guidate, percorsi e laboratori per adulti e famiglie, per l’infanzia e le scuole, il riallestimento della sala cetacei dove una passerella immersiva rende più coinvolgente la visita e la riapertura sala degli abissi. Affiancheranno la Direzione nella gestione integrata dei servizi museali due importanti aziende: Civita Sicilia, società regionale del Gruppo Civita, e Logos, una delle più importanti strutture di consulenza nel panorama siciliano.

Domani, venerdì 3 marzo alle 10,30 nell’Auditorium Carlo Pace la presentazione dei nuovi servizi alla presenza del sindaco maria Rita Schembari e delle autorità. Sabato 4 marzo arrivano a Comiso alcuni dei più importanti studiosi del settore per partecipare a un convegno, coordinato dal Conservatore scientifico del Museo Gianni Insacco Il Museo Civico di Storia Naturale di Comiso, uno dei più importanti d’Italia, è riconosciuto come «istituzione scientifica» dal Ministero dell’Ambiente e svolge un ruolo fondamentale nella trasmissione della cultura scientifica e nell’analisi dell’evoluzione del territorio ibleo per l'importanza dei suoi reperti e delle sue collezioni. Si estende su oltre 1.500 metri quadrati con una sezione paleontologica dedicata all’origine della vita e all’evoluzione animale, costituita da più di 30.000 reperti provenienti da vari continenti oltre che dalla Sicilia e dagli elefanti nani rinvenuti nel territorio di Comiso. Conserva una sezione zoologica, con più di 14.000 conchiglie di molluschi marini e terrestri, pesci del Mediterraneo e dei mari tropicali nonché scheletri completi di mammiferi marini che formano la più importante collezione cetologica dell’Italia meridionale.

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