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Il Ragusa si arrende alla Sicula Leonzio
Gli azzurri scivolano in zona play-out

RAGUSA. Ragusa beffato in casa dalla nuova capolista del torneo di Promozione che nulla ha fatto nei 97 minuti di gioco (il mediocre arbitro calabrese ha allungato la gara di sette minuti) per vincere la gara. Alla fine, comunque, nel calcio chi segna ha ragione e gli azzurri possono solo leccarsi le ferite per il secondo stop interno di fila, intervallato dal pareggio sul campo del Battiati.

Mister Salvatore Utro deve fare a meno degli infortunati Sansan e Milazzo. Per il primo si preannuncia un’assenza lunga. La cronaca. È Li Castri al 23’ a trovare un velenoso tiro dalla fascia sinistra che impensierisce D’Antone. Un minuto dopo ci prova Bennardo dalla fascia opposta. Al 36’ Valerio scarica su Bennardo che da fuori area impegna nuovamente in una bella parata il portiere bianconero. Nella seconda frazione sale la pressione offensiva degli uomini di Utro. Ci prova nei primi minuti Li Castri, di testa, mentre Bennardo sfiora la rete con due buone conclusioni consecutive parate dal numero uno della Sicula Leonzio. Al 22’ episodio dubbio in area della Leonzio: su cross di Pecorari, Li Castri colpisce di testa e Ardizzone, devia in angolo. Gli azzurri protestano per un fallo di mano, non ravvisato dall’arbitro Fabiano. Non molla il Ragusa che al 40’ si rende ancora una volta pericoloso con Vicari, lanciato da Valerio. Nel finale, è invece la Sicula Leonzio a segnare, con un cross di D’Urso, che inganna Cavone, fino a quel momento praticamente mai impegnato, e si insacca in rete.

«Ho visto una sola squadra in campo che ha provato a fare la partita - ha detto a fine gara Utro -, attaccando con costanza e difendendo con efficacia. Abbiamo giocato contro un avversario che ha evidenziato un buon equilibrio difensivo, creando i presupposti per qualche lancio lungo. Tecnicamente ai miei non posso rimproverare nulla, abbiamo perso in maniera assurda, a causa di un episodio sfortunato. Usciamo sconfitti però siamo consapevoli di avere un organico giovanissimo, che sta crescendo e che di fronte ad un avversario blasonato non ha certamente meritato di perdere. Purtroppo a volte il calcio è anche questo, andiamo avanti con serenità».

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