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Il voto in Sicilia: risultati incompleti. A Vittoria Aiello sfiora la sindacatura numero 7

Francesco Aiello

In Sicilia, che in serata aveva solo pochi risultati definitivi sulle comunali, l’alleanza Pd-M5s spodesta il centrodestra dal comune di Caltagirone dove sembra ce l’abbia fatta al primo turno Fabio Roccuzzo, che è avanti col 54% delle preferenze. Il candidato del centrodestra, Sergio Gruttadauria, vice del sindaco uscente, Gino Ioppolo, che non si è ricandidato, ha oltre il 40% delle preferenze.

San Cipirello, niente quorum per l'unica candidata

Nella regione dove si è votato in 42 comuni (13 con più di 15 mila abitanti) l’affluenza è stata del 56,66%. Erano chiamati alle urne 537.294 elettori. I votanti sono in calo in tutti i comuni: a San Cipirello (Palermo) ha votato il 39,5% con un calo del 28,85% e l’unica candidata sindaco non è stata eletta perché non è stato raggiunto il quorum.

Aiello sfiora la sindacatura numero 7

A Vittoria, grosso centro agricolo della provincia di Ragusa, Francesco Aiello, un veterano della politica, ha sfiorato la vittoria la primo turno. Quando sono state scrutinate 67 sezione su 69 ha ootenuto il 39,29. Aiello, 75 anni, ex Pci, è stato già sindaco di Vittoria per ben sei volte e deputato regionale in tre legislature. In questa consultazione è  sostenuto da una coalizione di centrosinistra con Partito Democratico, Socialisti-Vittoria in azione, Cento Passi e Aiello Sindaco. Al ballottaggio va il candidato del centrodestra Salvo Sallemi (29,14%), sostenuto da Diventerà Bellissima, Fratelli d’Italia e Lega. Più indietro gli altri candidati Di Falco e Gurrieri.

San Cataldo, sarà ballottaggio

A San Cataldo al ballottaggio Gioacchino Comparato, anche lui candidato dall’alleanza Pd-M5s, con Claudio Vassallo, appoggiato dalla Lega e da Fratelli d’Italia.

Le reazioni, per il Pd risultati incoraggianti

I risultati seppur parziali fanno gioire i vertici giallorossi. Il segretario regionale del Pd Antony Barbagallo dice: «È un risultato, che seppur in attesa dell’ufficialità, non esito a definire incoraggiante. A Caltagirone Fabio Roccuzzo viaggia nettamente verso la vittoria al primo turno. È un risultato importante se si considera che qui il centrodestra si è presentato unito e compatto a sostegno del suo candidato. Ma qui a Caltagirone regge l’accordo tra Pd e Cinquestelle: un esito che conferma i risultati conseguiti anche nelle elezioni amministrative del 3 e 4 ottobre nel resto d’Italia. Caltagirone è il modello da seguire in Sicilia».

Il M5S: «Per Musumeci avviso di sfratto»

Il sottosegretario del M5s alle Infrastrutture, Giancarlo Cancelleri, afferma: «Risultati entusiasmanti per il M5sin Sicilia. Ad Alcamo, Favara e Caltagirone si va verso la vittoria al primo turno. San Cataldo e Lentini al ballottaggio. Questo dimostra la grande capacità di fare sinergia sui territori e rafforzare, passo dopo passo, l'asse innanzitutto con il Pd e con altre forze di sinistra e civiche. Caltagirone è l’avviso di sfratto al governo Musumeci perché dimostra che la coalizione del M5s-Pd e forze di sinistra battono il centro destra anche se unito».

Porto Empedocle in testa Martello

A Porto Empedocle (Agrigento) però il M5s vede bocciata il sindaco uscente Ida Carmina che si era ricandidata, mentre è in testa il candidato di Forza Italia Calogero Martello.

Gioiosa Marea e Ferla, ok per i candidati unici

A Gioiosa Marea (Messina) e Ferla (Siracusa), intanto, risultano eletti gli unici 2 candidati in lizza nei rispettivi comuni. A Gioiosa Marea è eletta sindaco Giusy La Galia, a Ferla Michelangelo Giansiracusa che si riconferma alla guida dell’amministrazione comunale per il terzo mandato. Entrambi i candidati sono stati votati da più del 50% dei votanti.

Mistretta, per Sanzarello quasi un plebiscito

Mentre a Mistretta (Messina) va verso una vittoria schiacciante il candidato sindaco Sebastiano Sanzarello che, con lo spoglio non ancora completato, sarebbe al 70% dei voti. Politico di lunghissimo corso consigliere provinciale, deputato regionale, senatore, europarlamentare, Sanzarello era stato definito te giorni fa il presidente della commissione antimafia Nicola Morra «impresentabile» perché accusato di concussione: avrebbe percepito tangenti della sanità. «Io non sono impresentabile e potevo candidarmi» aveva ribattuto il candidato che è stato condannato in primo grado a 4 anni, ma in appello nel 2018 il reato è stato prescritto. Rimane aperto un altro troncone del processo. «Nel mio casellario giudiziario, che ho avuto neanche una settimana fa - ha detto Sanzarello - non risulta nulla». Gli elettori lo hanno considerato «presentabile».

 

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