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RAGUSA. Da città simbolo del buongoverno grillino a capoluogo di provincia «snobbato» dai vertici del Movimento 5 stelle nella scelta dei candidati alle prossime elezioni per il rinnovo di Camera e Senato.
Ragusa si è risvegliata sotto un cielo di «stelle cadenti» e di fazioni che vengono a galla. Nessun esponente ragusano scelto da Di Maio e dai maggiorenti del Movimento e la decisione del vice sindaco uscente, Massimo Iannucci, di fare un passo indietro per le elezioni amministrative di primavera.
Una scelta scontata, legata all'involuzione del movimento a livello locale che ha trovato sponda tra vertici siciliani dei 5 stelle, decisi a escludere dalla competizione nazionale gli amministratori ragusani uscenti.
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