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Privatizzare il cimitero di Comiso, dure polemiche anche nella maggioranza

COMISO. Scricchiola la maggioranza consiliare a Comiso. Vincenzo Maggio, del gruppo «Ora si cambia», la lista che, nelle elezioni del 2013, era collegata al sindaco Filippo Spataro, prende le distanze dalla giunta. Maggio contesta il project financing del cimitero di Comiso.

«Il cimitero privatizzato – afferma Maggio - graverà e non poco sulle tasche dei cittadini. Io, essendo espressione di una lista civica, non posso permetterlo. Chi sarebbe così scellerato da gestire una struttura per 25 anni senza guadagnarci?»

Maggio contesta anche le modalità con cui ha agito la giunta ed il mancato coinvolgimento del consiglio comunale. «Un atto così importante – spiega - non può esser discusso ed approvato solamente in giunta. Sono deluso: questo modo di fare politica poco si addice alla concezione di un'amministrazione di sinistra che si é sempre dichiarata a fianco dei cittadini». Ed aggiunge che la sua “posizione fortemente critica avrà conseguenze politiche in seno al consiglio comunale”.

Per la prima volta, dunque, dopo tre anni e mezzo di sindacatura, la giunta Spataro vede vacillare i numeri della maggioranza. Fino ad oggi, Spataro ha contato su dodici consiglieri in un’aula di venti componenti. Ora, qualcosa potrebbe cambiare. Ma i segnali di disagio durano da tempo e, peraltro, alcune assenze reiterate nelle fila della maggioranza lo avevano evidenziato. Molte fibrillazioni si erano verificate anche per ciò che attiene le nomine in seno alla «Soaco», la società di gestione dell’aeroporto. Maggio torna sul cimitero.

«Il project financing è percorribile per altri progetti - ha detto il consigliere - , come le autostrade,  i palazzetti,  gli stadi, ma non un cimitero. Nei comuni della Sicilia dove si è seguita questa strada, il risultato é stato l'aumento vertiginoso dei costi per i cittadini».

Il sindaco Spataro però respinge le critiche. «Maggio faccia le sue scelte: - commenta - sono legittime». E sulle polemiche sul cimitero, così come sulla richiesta di referendum avanzata dal centrodestra replica deciso. «Se ci sarà un referendum - aggiunge Spataro - , ascolteremo i cittadini. Ma prima informeremo bene tutti su come stanno le cose. Non ci sono alternative. Se non si attua il project financing, tra qualche mese non si potrà seppellire nessuno a Comiso. Potranno farlo solo coloro che hanno le concessioni già in atto. Gli altri dovranno recarsi altrove. Dopo l’apertura delle buste, torneremo in consiglio e presenteremo la convenzione per il project financing che sarà stipulata con la ditta».

Ieri, intanto, si è tenuta a Palermo la riunione del “tavolo tecnico straordinario regionale” per esaminare la situazione delle scuole di Comiso. La giunta aveva presentato un piano prevedendo tre istituti comprensivi al posto delle cinque scuole attuali. Il tavolo ha confermato quasi all’unanimità il parere negativo espresso il 22 dicembre scorso, con la sola eccezione del rappresentante del sindacato dei presidi.

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