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Aste giudiziarie: a Ragusa ripreso lo sciopero della fame di Ferro e Giacchi

RAGUSA. Il dramma delle aste giudiziarie che solo per Vittoria riguarda 3500 famiglie, la mancata legge sull'impignorabilità della prima casa, la non convocazione a Roma di un tavolo istituzionale per affrontare la crisi del settore agricolo e dare una speranza alle migliaia di aziende agricole travolte dai debiti ha convinto il leader dei Forconi Mariano Ferro e l'ex assessore e consigliere comunale di Vittoria, Angelo Giacchi, a riprendere lo sciopero della fame davanti alla sede della Prefettura di Ragusa.

Giacchi lo aveva iniziato la scorsa settimana ma poi lo aveva sospeso dopo un incontro col prefetto di Ragusa che si era impegnata per la convocazione a Roma al Ministero per discutere della vertenza. Non avendo avuto risposte, Giacchi come anticipato ha ripreso la protesta stavolta collaborato da Mariano Ferro.

«Il Pd ha scelto Ragusa come sede della prossima festa dell'Unità - dice Ferro - e luogo della sofferenza dei migranti per i continui sbarchi a Pozzallo. Quando verranno per la Festa troveranno, oltre a quella dei migranti, la sofferenza di migliaia e migliaia di cittadini che non riescono più a sopravvivere per questo 'massacrò sociale delle aste giudiziarie».

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