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Ragusa, la Sigona silurata dall'M5S dopo i post fascisti

RAGUSA. La consigliera del Comune di Ragusa Gianna Sigona non fa più parte del Movimento 5 stelle». Una nota secca, arrivata dieci minuti prima delle 20 di ieri dal responsabile della comunicazione del Movimento pentastellato siciliano. In meno di 24 ore è stato chiuso il 'caso Sigona'. E il sindaco, Federico Piccitto, invita la consigliera a dimettersi.

«Il nostro ruolo da cittadini è di servizio ai cittadini. E la 'memoria' costituisce l'aspetto essenziale ed imprescindibile di una comunità. Non può essere distorto o dileggiato - scrive Piccitto sulla sua pagina facebook - ciò che costituisce il patrimonio culturale e storico della nostra comunità, non solo ragusana. Non è quindi accettabile alcuna valutazione di merito di fronte a situazioni del genere. Si deve agire e basta. Il motivo di tale decisione, è ovvio e naturale: prima di ogni altra considerazione, e come presupposto di ogni decisione, esiste il rispetto delle istituzioni democratiche e della Storia». E conclude: «Le dimissioni dalla carica di consigliere comunale sarebbero, aggiungo, il riflesso naturale del rispetto dovuto ad un ruolo istituzionale che non può prescindere, per nessun motivo, dai valori cardine condivisi e consolidati nell'intera comunità». Pesante anche il commento di Antonio Tringali, presidente del consiglio comunale.

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