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Caso «Campo» a Ragusa, Piccitto difende l’ex assessore

«Siamo continuamente sotto attacco. Accuse inesistenti, la verità verrà fuori»

RAGUSA. Federico Piccitto si è presentato in aula per riferire sul cosiddetto caso «Campo». Il primo cittadino ha ripetuto, davanti ai 26 eletti, che non c'è stato alcun complotto per far fuori l'ex assessore alla Cultura. Critico nei confronti di chi, nelle ore seguenti le dimissioni, ha parlato di «siluramento» o di «metodo Boffo». Non un cenno, però, sulle voci che hanno riguardato l'ormai ex assessore.

Ha ripetuto, invece, la propria tesi che ha sostenuto in questi giorni: «La nostra ottica è completamente opposta. Il gesto dell'ex assessore Campo è di grande responsabilità. Una cittadina ragusana, appartenente al movimento 5 stelle, che ha chiaramente espresso la propria volontà di farsi da parte finchè non venga fatta chiarezza su alcuni fatti riportati sui giornali».

Ha spiegato che l'assessore Campo non si è dimessa per l'articolo di un giornale, confermando a questo punto il dubbio principe di questa vicenda: allora perchè lo ha fatto? Ha chiarito che «in altre epoche e con altre amministrazioni sarebbe stato inconcepibile che per un articolo di giornale ci si potesse dimettere. Ma non è questione di un articolo di giornale. Noi siamo continuamente sottoposti ad attacchi, e questo non ci preoccupa. Non mi pare ci siano stati scossoni, anzi abbiamo avuto riscontro ufficiale da parte degli organi competenti sull'inesistenza delle accuse».

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