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Ragusa, Laboratorio 2.0 a ranghi serrati

Oltre alla consigliera ex «grillina», Manuela Nicita, aderiscono al movimento culturale anche Fratelli d’Italia ed il Club Xiumé di Forza di Italia

RAGUSA. Il consigliere comunale Manuela Nicita, alcuni esponenti di Fratelli d’Italia, il Club Xiumé di Forza Italia, ieri mattina hanno ufficializzato il loro appoggio al Laboratorio politico culturale 2.0. «Fare politica non era nei miei progetti di vita – ha detto con voce tremante per l’emozione Manuela Nicita –. Il Movimento 5 stelle mi candidò, infatti, solo per rispettare le quote rosa. Con mia grande sorpresa, fui eletta. Da quel momento in poi mi dedicai anima e corpo a questa avventura. Sento il peso di questa responsabilità. Ben presto mi resi conto, però, che tutte le nostre buone intenzioni si infrangevano contro un certo modo di fare politica. Posso dire che all’interno del Movimento non c’è comunicazione, non c’è condivisione né dei programmi né delle azioni di governo. Se sei donna, tutto ciò, lo senti ancora di più. Con Sonia Migliore e con tutto il Laboratorio, invece, si è instaurata sin da subito un certa sintonia, qui c’è un confronto reale, vivo e dinamico. Ognuno di noi, certo, ha la sua visione politica, ma questo non ha rappresenta un limite, anzi è un valore aggiunto».

Oltre a Nicita, eletta nelle liste M5S, hanno aderito al Laboratorio anche Viviana Dinatale, Carmelo Sciara, Patrik Raniolo e Carmelo Occhipinti, di Fratelli d’Italia, Giovanni Criscione, come rappresentante del Club Xiumé di Forza di Italia, Alessandra Leonardi e Francesca Andolina. «Non posso che complimentarmi con la consigliera Nicita per la rettitudine d’animo e per il coraggio che ha dimostrato, prima, nell’abbandonare il M5S e, poi, nell’aderire al Laboratorio – ha dichiarato Sonia Migliore, portavoce in Consiglio del Lab. 2.0. - Sono lieta che ha compreso lo spirito genuino che anima il Laboratorio, che è un’associazione apartitica, fatta di donne e uomini che si spendono per la propria città. Questa scelta è un atto politico importante e straordinario, di solito, infatti, assistiamo a politici che trasmigrano nella coalizione di governo, solo per un calcolo utilitaristico. Qui, invece, assistiamo al percorso inverso».

 

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