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«Shoah», l’assessore alla Cultura ancora al centro delle polemiche a Ragusa

Il presidente Iacono: «Sono profondamente addolorato e amareggiato per quanto è accaduto»

RAGUSA. Non si placa la polemica sull’annullamento dello spettacolo per non dimenticare la Shoah, curato da Stefano Vaccaro e Kewin Lo Magno. Gli artisti si sono rifiutati di esibirsi dopo che l’assessore alla Cultura aveva chiesto di eliminare un’opera di Franco Cilia da una scenografia o di rimodulare la richiesta di patrocinio perché lo spettacolo era difforme a quanto presentato e la scultura avrebbe potuto costituire un pericolo. Una bagarre politica con dure prese di posizione contro l’assessore alla Cultura Stefania Campo. Punti di vista diversi con in mezzo le opere del maestro Franco Cilia che sono apparse “poco gradite” all’amministrazione Piccitto e con la delusione cocente dei ragazzi che avevano promosso l’iniziativa.

«E’ una pagina da cancellare per la comunità ragusana – spiega il presidente del consiglio comunale, Giovanni Iacono - sono venuti meno alcuni principi cardine legati al giorno del ricordo e della memoria. Al di là delle responsabilità di ciascun protagonista, sono profondamente addolorato e amareggiato per quanto è accaduto. Siamo riusciti ad offuscare il significato più profondo del giorno legato al ricordo del genocidio compiuti dai nazisti - aggiunge Iacono - una delle pagine più dolorose della storia dell'umanità. Ho voluto ricordare, in maniera istituzionale, nell’aula consiliare, il giorno della Shoah, con alcune letture». Il secondo circolo del Pd invita l’associazione giovanile a riproporre la stessa manifestazione.

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