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Piano regolatore, a Vittoria è scontro sull’entrata in vigore

Maggioranza ed opposizione continuano a litigare, anche dopo aver deciso di rimettere ogni giudizio sulla validità dell’atto ai giudici

VITTORIA. Il Prg bloccato. Sei mesi fa è stato approvato lo schema di massima del Piano regolatore generale. la delibera dell'11 aprile, votata dai consiglieri di opposizione, ha modificato lo schema di massima del Prg predisposta dalla giunta, con un maxi emendamento votato a maggioranza. Undici consiglieri comunali hanno presentato ricorso al Tar. Sono i consiglieri del Pd e di area Pd. Tra questi, anche il presidente del consiglio comunale, salvatore Di Falco ed il vice, Alfonso La marmora. Non ci sono, invece, Enzo Cilia (ex Sel) che, in precedenza, aveva mosso dure critiche al Prg, e Angelo Macca. "Non condivido il voto sul Prg - spiega Macca - non condivido le scelte e i metodi dell'opposizione. Ma non ritengo giusto che si avvii un procedimento giudiziario. Le battaglie sono politiche e si fanno in consiglio comunale".

Il 25 settembre, si è svolta l'udienza, davanti al Tar, per la richiesta di sospensiva. Si sono costituiti in giudizio l'amministrazione comunale (aderendo alle ragioni degli undici consiglieri) e il consiglio comunale, che invece, tramite l'avvocato Guido Ottaviano, si è opposto alla richiesta di sospensiva. L'avvocato Alessandro Pizzarelli, legale dei consiglieri ricorrenti, ha poi rinunciato alla richiesta di sospensiva. "Ad oggi, la delibera è valida e produce i suoi effetti - spiega Giovanni Moscato, di Futuro e Libertà - Non è possibile che, dopo sei mesi, rimanga inapplicata. Incontreremo il dirigente Cosentino e gli chiederemo di andare avanti e di procedere con gli adempimenti. I tempi di giudizio del Tar non sono prevedibili. Se domani arriverà una sentenza del Tar, se ne prenderà atto. Ma non possiamo aspettare".

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