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Ragusa, camere di conciliazione per aiutare le aziende indebitate

RAGUSA. La crisi da sovra-indebitamento sta distruggendo l’economia del paese. In provincia di Ragusa, a febbraio, ne sono programmate più di 150. Molte famiglie perdono la loro casa. Una legge approvata quasi cinque anni fa, definita “salva – suicidi” (la legge 3 del 2012), consente il componimento della situazione debitoria. Questo può avvenire attraverso la presentazione di un “piano di ristrutturrazione” del debito, che il Tribunale dovrà approvare.

Il debitore potrà onorare il suo debito, evitando le situazioni estreme: la vendita all’asta dei beni, spesso ad un prezzo molto inferiore al valore reale. Ma la nuova normativa, pur se in vigore, fatica a trovare applicazione. Le “camere di conciliazione”, avviate lentamente in altre province, non esistono ancora a Ragusa. Serve l’iniziativa di enti pubblici (comuni, Camere di Commercio, Ordine degli Avvocati, ordine dei Commercialisti). Per questo è stato organizzato il convegno “Crisi da sovraindebitamento. Stato dell’economia locale”, che si è svolto a Comiso, su iniziativa di “Ad Maiora”, associazione giuridico-forense di Catania, che ora avvierà la sua attività a Ragusa.

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