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Comiso, artigiani contro l’abusivismo: "Uccide le imprese oneste"

COMISO. «L’abusivismo: una piaga. Chi paga le tasse ed è in regola con tutti gli adempimenti di legge, viene vessato dallo Stato e non ce la fa ad arrivare a fine mese. Chi opera in nero, nell’ombra, riesce a fare concorrenza alle altre imprese e lucra guadagni più alti».

Il grido d’allarme della Cna, la Confederazione nazionale dell'artigianato e della piccola e media impresa, si leva nel territorio di Comiso, Vittoria, Acate, Santa Croce Camerina: un comprensorio dove, ad oggi 1780 imprese artigiane nei vari settori (edile, meccanico, parrucchieri, impiantistica, carrozzerie, officine di riparazione).

Tra queste, 930 si trovano a Vittoria, 610 a Comiso, 110 ad Acate e 110 a Santa Croce Camerina. Ma molte operano nel sommerso e nessuno, ufficialmente, le conosce.

Ieri i presidenti della Cna di Vittoria Giuseppe La Terra, di Comiso, Giovanni Calogero (con lui anche il vice Salvatore La Rosa), di Santa Croce, Carmelo Basile, insieme con i responsabili organizzativi, Giorgio Stracquadanio per quanto riguarda Vittoria) e Roberto Bordonaro, in rappresentanza di Santa Croce Camerina, hanno presentato, nella sede di Comiso, un piano di lotta che verrà avviato nei prossimi mesi.

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