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Versalis, 130 dipendenti di Ragusa in cassa integrazione

RAGUSA. Da oggi i 130 dipendenti dello stabilimento Versalis di Ragusa, associata di Eni per la chimica, sono in cassa integrazione. L'azienda l'ha comunicato ai sindacati motivando la scelta col fatto che vi è stato un ritardo nell'ambito delle procedure autorizzative per i lavori di ripristino degli impianti coinvolti in un incendio lo scorso 6 gennaio. Per i 130 lavoratori quattro ore di cassa integrazione al giorno e, secondo quanto si apprende, per un periodo di quattro mesi.

È un momento delicatissimo per la società: l'accordo tra l'Eni e un partner straniero potrebbe cambiare le sorti dello stabilimento chimico ragusano. Si paventa l'ipotesi della cessione del 70% di Versalis da parte di Eni ad un fondo di investimento americano, Sk Capital.

Numerose le proteste dei lavoratori nei giorni scorsi, organizzate da Cgil, Cisl e Uil.

«Abbiamo chiesto al ministro dello Sviluppo economico e alle commissioni di Senato e Camera di impedire la svendita a un fondo che non garantisce il futuro del lavoro e dei lavoratori: spero che il messaggio venga recepito». Così il segretario della Uil Carmelo Barbagallo, riferendosi all'interessamento di un fondo americano per
l'acquisto di Versalis. «In questa realtà meridionale - prosegue il sindacalista - si sta depauperando tutta l'attività produttiva. E si stanno desertificando tutte le zone industriali».

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