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Servizio idrico, futuro a rischio per sei lavoratori

RAGUSA. Per sei lavoratori che attualmente si occupano del servizio idrico lo spettro della disoccupazione è tutt'altro che scongiurato. Ieri mattina l' incontro in Prefettura non è servito per trovare un accordo complessivo tra amministrazione comunale e sindacati in merito alle garanzie occupazionali di tutti i lavoratori che da anni prestano servizio nelle cooperative. Il nuovo bando non verrà rivisto, nonostante le pressanti richieste dei sindacati che hanno lamentato come cinque mesi di confronto con l' amministrazione siano stati cancellati con un colpo di spugna.

Le organizzazioni sindacali hanno in più occasioni fatto notare che il percorso seguito negli incontri con l' amministrazione, in particolare con l' assessore Salvatore Corallo, aveva portato a numerosi punti condivisi. Al momento della lettura del bando, però, è ci si è accorti che il Comune aveva seguito tutt'altra strada. I sindacati hanno chiarito, ieri mattina in prefettura, che hanno bene in mente che il servizio non è considerabile come una sorta di ammortizzatore sociale. E per questo il lavoro degli ultimi cinque mesi avrebbe portato a un progetto che garantiva l' efficienza e il rispetto dei livelli occupazionali.

Ora c' è l' impegno a vigilare sul passaggio dall'attuale cooperativa a quella che vince rà l' appalto, e in questo senso la tutela dovrebbe essere pressochè garantita per 33 dei 39 lavoratori in servizio. E per gli altri sei? Si è accennato a una possibilità di ricollocazione, ma senza concreti riferimenti. Per quale servizio? Con quale accordo con le cooperative? In che misura? Tutte domande che non hanno al momento alcuna risposta.

Sulla garanzia dei sei lavoratori c' erano state rassicurazioni, si era parlato di somme appostate per lavori sempre nell' ambito dell' appalto. Ma pare che ieri, nei fatti, sia emerso come non vi siano né garanzie né fondi sufficienti per dare serenità a questi sei lavoratori.

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