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Sanità, «riorganizzazione» in alto mare a Ragusa

Il manager dell’Asp avrebbe continuato a dichiarare la disponibilità ad una modifica «razionale» dell’Atto aziendale

RAGUSA. Tra i sindaci le distanze rimangono immutate, le aperture del manager dell'Asp, Maurizio Aricò, appaiono troppo deboli, e per la questione della riorganizzazione dei servizi sanitari in provincia la strada si fa sempre più in salita. Non è stata una riunione pacata, quella di ieri mattina, a Palazzo dell'Aquila, nel corso della quale il manager Aricò ha presentato la proposta aggiornata di Atto aziendale.

Le spaccature tra i sindaci sono emerse in tutta la loro evidenza. Il 'blocco' tra Modica, Vittoria e Comiso era già stato palese nel corso della riunione della settimana scorsa, tanto che ad Aricò non è stata data una proposta unitaria dei sindaci ma solo un resoconto delle singole proposte, tra loro in diversi punti in conflitto. Ragusa, anche ieri, ha rimarcato le proprie posizioni. Risultato? Ancora un nulla di fatto. Se ne riparlerà domani mattina. Una nota di Palazzo dell'Aquila, prova a fare un resoconto istituzionale della riunione della conferenza dei sindaci. «Riscontrando poche aperture da parte dell'azienda sanitaria alle modifiche proposte, la conferenza dei sindaci ha invitato i vertici dell'Asp ad uno sforzo maggiore di revisione del Piano, nell'ottica di superare visioni unilaterali e criticità, in considerazione del fatto che le proposte formalizzate dai sindaci non sono astrazioni o frutto di logiche spartitorie, ma rappresentano le reali esigenze delle comunità e dei territori».

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