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Serra sperimentale con il calore dell’Irminio a Ragusa

Il progetto viene fuori dal tavolo di lavoro a cui hanno preso parte anche l’amministrazione di Palazzo Dell’Aquila, le associazioni agricole e l’Università di Catania

RAGUSA. Un centro sperimentale agricolo e zootecnico alimentato dal calore fornito dal cogeneratore di Irminio srl che si trova nei pressi dei pozzi di contrada San Paolino. Un progetto, il primo in Italia, che viene fuori dal tavolo di lavoro a cui hanno preso parte Comune, associazioni agricole, Università di Catania e Irminio srl. Si tratta di un primo percorso di lavoro durato nove mesi. Ora si dovrà passare alla seconda fase, ossia quella del reperimento di fondi per la realizzazione: circa 300mila euro.

Somme che, insieme a quelle più consistenti per la gestione della serra, si spera di attingere attraverso finanziamenti comunitari. La serra, al proprio interno, dovrebbe avere partizioni per ricerche nei campi dell'agricoltura e della zootecnia, sotto la supervisione scientifica dell'Università di Catania. «Siamo molto soddisfatti del lavoro fatto in questi mesi - spiega Antonio Pica, amministratore di Irminio srl - perché riteniamo sia stato molto importante ragionare sulle possibilità offerte dal nostro cogeneratore per valorizzare il comparto agricolo e zootecnico della provincia di Ragusa. Ci siamo trovati subito in sintonia con gli altri partecipanti al tavolo di lavoro. Quanto abbiamo fatto è un esempio di come sia possibile coniugare attività estrattive con l'agricoltura".

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