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Ragusa, consorzio di bonifica: vertenza ancora aperta

Dopo lo sciopero dei 147 dipendenti, la richiesta è che la Regione distribuisca le risorse tenendo presente le criticità manifestate da ciascun ente

RAGUSA. La vertenza al Consorzio di Bonifica numero 8 di Ragusa. Dopo lo sciopero dei 147 dipendenti, tra ruoli tecnici, amministrativi ed operai, interviene con una riflessione a voce alta il direttore Giovanni Cosentini che chiarisce anche perchè non ha partecipato alla protesta: «Non potevo partecipare alla manifestazione di lunedì scorso, anche se la condividevo ed avevo espresso solidarietà piena ai sindacati ed ai lavoratori, perché per statuto e regolamento, di fatto, rappresento la controparte, cioè il destinatario dello sciopero, in quanto organo di gestione dell'ente, ancorché senza stipendio pure io dallo scorso settembre».  Cosentini ne approfitta per fare altre riflessioni sulla delicata questione riguardante l’attuale fase vertenziale anche dopo il corteo tenutosi per le vie di Ragusa, da parte del personale dipendente, e dopo la tappa in Prefettura in cui sono state esposte con dovizia di particolari tutte le rivendicazioni. «Sembra – prosegue Cosentini – che si stia sbloccando il patto di stabilità e quindi la Regione potrebbe ripartire ai Consorzi circa il 40% del dovuto. A tale proposito, è opportuno fare rilevare che tale ripartizione ai singoli consorzi non può avvenire con il criterio matematico, e cioè il 40% a tutti.

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