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Ragusa, la crisi dell'edilizia: "Tanti proclami, pochi fatti"

La sezione iblea dell’Associazione nazionale costruttori edili ha raccolto proclami di opere per 332 milioni di euro: in appalto, però, nel 2014 lavori per 11 milioni

RAGUSA. Il comparto edile della provincia è in ginocchio. In due anni le imprese si sono ridotte del 50% passando da 1600 del 2012 alle attuali 800. Di pari passo si è assottigliato il numero degli occupati nel settore delle costruzioni. Gli addetti alla fine del 2014 sono 1.600 rispetto ai 3.300 del 2012. Per cercare di risollevare il settore Ance Ragusa ha “conservato” tutte le notizie su finanziamenti ed opere decretate fornite alla stampa dagli Amministratori locali, dai rappresentanti istituzionali di Aziende, Enti, Consorzi, Istituti e Società di rilevanza regionale e provinciale. Emerge un dato eclatante e drammatico: dal 1 primo luglio 2013 al 30 ottobre 2014 sono state annunciate opere, in provincia, per un ammontare di quasi 332 milioni di euro (600 miliardi di vecchie lire) mentre nel 2014 quelle andate in appalto sono pari ad 11 milioni di euro.

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