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Modica, il rapporto tra l'uomo e la natura nella mostra con le opere di sette artisti

L'11 maggio l'inaugurazione di Paradisiaca: espongono Daniela Balsamo, Antonio Bardino, Giovanni Bongiovanni, Simone Bubbico, Emilia Faro, Elisa Zadi e Davies Zambotti

Sarà come fare un tuffo nella natura visitare la mostra che verrà inaugurata a Modica sabato 11 maggio alle ore 19 presso la Galleria Sacca. Paradisìaca, titolo scelto dal curatore Giovanni Scucces, racchiude la visione di un luogo naturale idilliaco, proprio del paradiso, in grado di donare calma, serenità, felicità e pace. La natura, infatti, ha la capacità di migliorare lo stato d'animo dell'uomo, è in grado di meravigliarci e di suscitare in noi un profondo senso di benessere.

Il rapporto fra uomo e natura è un tema di grande attualità. Tuttavia, sempre più spesso, non se ne parla con accettazione positiva, ma per gli effetti nefasti che si manifestano a causa dell'uomo. Ma è indubbio che tutti noi abbiamo un gran bisogno di riconnetterci con essa. Le aree verdi sono un rimedio contro lo stress. La sensazione di sentirsi connessi con il mondo naturale ci appaga. Una sensazione che si potrà provare grazie alle opere dei sette artisti invitati: Daniela Balsamo (Palermo, 1970), Antonio Bardino (Alghero, 1973 - Udine), Giovanni Bongiovanni (Augusta, 2001), Simone Bubbico (Torino, 1984), Emilia Faro (Catania, 1976 – Torino), Elisa Zadi (Arezzo, 1979 – Firenze), Davies Zambotti (Torino, 1980 – Milano).

Ognuno di loro, all'interno della propria ricerca e in vari modi, ha trattato tematiche legate alla natura. Balsamo crea scenari surreali in cui la natura si riappropria dei suoi spazi. Bardino la celebra esaltandone la bellezza della flora e creando, nell'insieme, dei giardini botanici su tela. Bongiovanni cala nella scena naturale dei ragazzini in azione intenti ad esplorarla o si concentra su prati verdi in cui la presenza dell'uomo può essere solo ipotizzata. Bubbico pone in simbiosi uomo e natura attraverso infiorescenze che germogliano da elementi corporei, mentre Faro innalza palme totemiche come simboli spirituali. Zadi si mette a nudo autoritraendosi nell'atto di svestirsi per connettersi appieno con la natura circostante. Infine, Zambotti , con le sue fotografie, ci restituisce una natura trasognata ed eterea, ma anche viva ed estremamente delicata.

Nella società contemporanea è ormai evidente la frattura creatasi fra l'uomo e l'ambiente. L'arte, quindi, deve farsi portavoce sensibilizzando, anche con il bello, l'opinione pubblica. E in questo caso vuole farlo rendendo manifesta la magnificenza della natura, evidenziando il suo legame con l'uomo e inducendo alla riflessione attraverso dei lavori che ci facciano riscoprire questa primordiale, vitale e imprescindibile connessione con la Natura. Vuole farlo portando il visitatore all'interno di uno spazio, la galleria, in grado di far rivivere questo legame uomo-natura e suscitare delle emozioni. Per far ciò è stata pensata una mostra che richiami l'idea di un piccolissimo Eden, simbolo per eccellenza di giardino primigenio verso cui idealmente volgere.

La mostra, con ingresso libero, potrà essere visitata fino al 28 giugno: dal martedì al sabato secondo i consueti orari di apertura della galleria o appuntamento precedente.

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