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Riposizionate le tele del Trittico di Novelli nella chiesa di Sant'Agata a Ragusa

Trittico di Novelli, foto diocesidiragusa.it

RAGUSA. «La bellezza ha in sé la presenza di Dio». Il vescovo di Ragusa, monsignor Carmelo Cuttitta, spiga così l’importanza dei lavori di valorizzazione della chiesa di Sant'Agata all’interno dei Giardini di Ragusa Ibla che ha visto il riposizionamento delle tele laterali del trittico di Pietro Novelli che erano invertite al ritorno da una mostra a Palermo.

La loro inversione dovuta all’intuizione della storica dell’arte Anna Terranova rende finalmente leggibile l’opera, restituendo la giusta simmetria a Sant'Agata e a Santa Caterina, le cui teste, con quella dell’Assunta nel partito centrale, ricreano quel triangolo che la cornice esalta.

«Era ora - spiega Anna Terranova - che le tele laterali venissero collocate secondo le intenzioni dell’autore. L’opera (probabilmente commissionata per la morte di Caterina Barresi del 1634) risulta molto complessa perché ricca di vari piani, molti personaggi e luci. Tra queste si individuano quella di Dio, quella di Cristo (che dialoga con Santa Caterina) e quella della Fede, il tutto letto alla luce dell’Itinerario dell’anima a Dio, opera capitale di San Bonaventura, padre spirituale dei cappuccini. Un viaggio attento e competente all’interno di questa rara e preziosa testimonianza d’arte sopravvissuta al terremoto del 1693".

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