VITTORIA. Giovanni Virgadavola, ultrasettantenne vittoriese, collezionista di carretti e uno degli ultimi cantastorie siciliani, è uno dei protagonisti del film di Gian Paolo Cugno 'I cantastorie" dal 10 novembre nelle sale italiane. Ieri sera nell'ambito delle iniziative collaterali della Fiera Emaia vi è stata l'anticipazione del film, su iniziativa di Giuseppe Gambina, con la presenza del regista e dello stesso Virgadavola. «È un film allegorico - ha rivelato il regista siciliano apprezzato per la sua opera prima 'Salvatore. Questa è la liberta» - dove sullo sfondo di una vicenda familiare amara si punta a rivitalizzare la figura del cantastorie. Nel mio film non c'è una rappresentazione della Sicilia folcloristica o di una Sicilia fatta di luoghi comuni ma la rivisitazione di una figura, come quella dei 'Cuntastorie", che ha un valore storico ed etnografico. Ed in questo senso Giovanni Virgadavola è stato superlativo". Il 'contadinò vittoriese non ha interpretato solo se stesso ma si è cimentato come attore (interpreta lo zio del protagonista Davide Coco) aiutando il nipote a riscoprire sè stesso e le proprie radici con grande caparbietà e ad adattarsi ad un dramma così terribile come quello del moderno fallimento economico. "Recitare per il grande schermo - dice Giovanni Virgadavola - è un'emozione unica ma consente di far conoscere alle nuove generazioni una figura ormai tramontata come quella dei 'cuntastoriè che ha un fascino emotivo ed affabulatorio non indifferente e un sapore lirico sublime".