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Ragusa, visite guidate tra bunker e fortificazioni della guerra mondiale

RAGUSA. Un ricco patrimonio storico che potrebbe essere opportunamente valorizzato. I luoghi della memoria, con la visita guidata di bunker, casematte, e fortificazioni del secondo conflitto mondiale. Ne è convinta l' associazione Lamba Doria che ha voluto recuperare i bunker e le fortificazioni che insistono nel territorio ragusano.

«I luoghi della memoria - spiega Salvo Marino, referente dell'associazione Lamba Doria - è un percorso della memoria legato agli eventi storici del 9 e 10 luglio 1943 attraverso la fascia costiera della provincia di Ragusa. Dalle spiagge dello sbarco a Scoglitti per poi proseguire verso la Torre Vigliena di Punta Braccetto, dove caddero in combattimento le guardie di finanza Carnemolla e Tribastone, insieme ai fanti del battaglione costiero lì schierati nelle trincee ancora esistenti.

Per proseguire verso Marina di Ragusa e visitare le trincee del lungomare Bisani e il vicino caposaldo di "case Camemi", dove ancora "resistono" i bunker in calcestruzzo che furono presidiati dai militari della 511^ compagnia mitraglieri da posizione del tenente Giunio Sella che, in quei luoghi, sacrificò la vita durante la battaglia con i paracadutisti dell' 82^ divisione aviotrasportata statunutense».

Tappa d' obbligo al "posto di blocco 452" lungo la provinciale Ragusa mare. «In quel sito tante furono le vittime da ambo gli schieramenti - aggiunge il referente dell' associazione Lamba Doria - per raggiungere Santa Croce Camerina "circondata" dai bunker del 383° battaglione costiero del tenente colonello Mi lazzo e dove sono ancora visibili i resti della postazione di artiglieria di "cozzo cappello"».

Anche il territorio di Scicli è ricchissimo di testimonianze della seconda guerra mondiale. «Scicli fu sede del comando del 123° reggimento costiero comandato dal pluridecorato al valor militare Giuseppe Primaverile - prosegue Marino coi tanti caposaldi ancora intatti.

La colombaia Nigro e un bunker a due piani. Tappa anche a Pozzallo, con la postazione di artiglieria, i ricoveri e i depositi munizioni sotterranei a ridosso del cimitero, ancora in buono stato, e poi Ispica, coi suoi particolari bunker arroccati nel costone roccioso sotto l' abitato. Modica, fu sede della 206^ Divisione Costiera del Generale Achille D' Havet, da cui dipendeva militarmente tutta la cuspide meridionale della Sicilia e che ancora conserva alcune casematte in contrada Zappulla».

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