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Musei, a Ragusa si lavora per integrare il pubblico al privato

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Visite a Palazzo Bertini, ed in alcune luoghi «poco» conosciuti. Notevole l’interesse suscitato; allo studio nuove iniziative per aprire le dimore nobiliari

RAGUSA. Una rete museale tra pubblico e privato. Porte aperte a palazzi nobiliari e dimore storiche della città patrimonio dell’Unesco. Un’esperienza, voluta dall’associazione “Iblazon”, che ha sortito effetti molto positivi. Le visite guidate all’interno del giardino del palazzo Bertini, al Circolo di Conversazione e al teatrino di Donnafugata, hanno riscosso grande successo.

Adesso il progetto dovrà essere esteso ad altre realtà del territorio. «L’idea è ambiziosa – spiega Clorinda Arezzo, componente dell’associazione “IblaZon” – vogliamo organizzare un mini tour per fare riscoprire ai tantissimi turisti il ricco patrimonio storico culturale e che, troppo spesso, resta chiuso tra le mura di un palazzo». L’idea è semplice: aprire le porte dei palazzi nobiliari, di alcune stanze visitabili, in un percorso che metta insieme il fascino del barocco e la nobiltà d’un tempo.

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