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Strage di cani in Sicilia, casi da Valderice a Comiso: gli animalisti mettono delle taglie

Entrambi le amministrazioni comunali hanno sporto denuncia per le violenze sugli animali

Tremila euro a chi fornirà informazioni utili per scoprire chi ha sparato ad una cagnolina randagia con una carabina, ferendola gravemente alle zampe posteriori La taglia è stata fissata dall’associazione italiana difesa animali ed ambiente (Aidaa) che ha annunciato la presentazione di una denuncia contro ignoti per maltrattamento di animali.

«Noi mai come in questo caso saremmo contenti di pagare una taglia di tremila euro che mettiamo sulla testa del criminale che ha compiuto questo gesto infame e che sarà pagata a chi con la sua denuncia rilasciata ai termini di legge alle forze dell’ordine e successivamente con la sua testimonianza resa in sede processuale aiuti a condannare in via definitiva in responsabile di tale gesto criminale».

Il cucciolo di cane con le zampe posteriori paralizzate (nella foto) a causa di un piombino da carabina conficcato in una vertebra era stato trovato in una strada di Valderice. Si tratta di un cucciolo randagio di quattro mesi. In un primo momento si pensava che il cucciolo fosse stato investito. I controlli eseguiti in un laboratorio veterinario hanno invece riscontrato che il cane aveva un piompino conficcato nella colonna vertebrale. Il Comune di Valderice ha sporto denuncia. Le associazioni animaliste si sono attivate per trovare una sistemazione al cucciolo e dell'intervento chirurgico.

Intanto venerdì pomeriggio a Comiso sono stati trovati alcuni cani di grossa taglia, forse randagi e privi di microchip, come verificato dagli stessi agenti della polizia locale, vittime di un presunto avvelenamento. Gli agenti, giunti sul luogo accompagnati da una volontaria, hanno trovato le carcasse di quattro cani, mentre uno era in gravi condizioni, e per questo traferito presso un ambulatorio veterinario. Il sindaco Maria Rita Schembari ha disposto l’immediato interramento delle quattro carcasse in un'area comunale e di procedere alla bonifica dell’area del ritrovamento. Il comandante della Polizia Locale ha inviato alla Procura di Ragusa gli atti, si procede a carico di ignoti contro chiunque per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale.

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