È arrivata la notte scorsa a Pozzallo, la nave Sea Watch 5 con 52 migranti, compreso il cadavere del diciassettenne che è stato trasportato nella camera mortuaria del cimitero. I superstiti, tutti in discrete condizioni fisiche, sono stati ospitati nell’hotspot del porto. La salma del ragazzo deceduto, dopo l’ispezione del medico legale, è stata sottoposta a sequestro dalla procura di Ragusa che quasi sicuramente disporrà l’autopsia. Alla nave della Ong era stato comunicato in un primo momento di recarsi a Ravenna, successivamente le è stato assegnato come porto sicuro quello di Pozzallo.
«Si è conclusa una vicenda inverosimile - ha detto il sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna - in quanto era stato individuato come porto di sbarco Ravenna, che avrebbe costretto i migranti, con un cadavere a bordo, a sostenere altri quattro giorni di navigazione. È prevalso il buon senso dopo le tantissime e giustissime proteste di chi riteneva disumana la scelta originaria. Siamo appena agli inizi - ha aggiunto Ammatuna - di un’altra stagione estiva degli sbarchi che si preannuncia, ancora una volta, complessa e difficile. Un ringraziamento alla prefettura, alle forze dell’ordine, al personale sanitario e alla Protezione civile per il grande impegno profuso nelle operazioni di sbarco».
Nella foto il Cpr di Pozzallo
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