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Il giovane ucciso a Vittoria, il presunto killer è il nipote di un boss. Il sindaco: i clan sono attivi, vanno fermati

Alex Ventura si era presentato in caserma poco prima di mezzanotte, accompagnato dal suo avvocato. Venerdì l'udienza di convalida

Si trova rinchiuso nel carcere di Ragusa Alex Ventura, il ventinovenne presunto responsabile dell’omicidio di Giovanni Russo, avvenuto nella tarda serata di ieri a Vittoria, nel quartiere Celle-Maritaggi.

Russo, 23 anni, è stato raggiunto da alcuni colpi di arma da fuoco alla testa ed è morto sul colpo davanti alla sua abitazione.
Alex Ventura si è presentato in caserma poco prima di mezzanotte, accompagnato dal suo avvocato, Matteo Anzalone.

Già nell’immediatezza del delitto il cerchio si era stretto attorno agli esponenti della famiglia Ventura, ritenuti i referenti locali dei clan. Alex è nipote di Gionbattista Ventura, detto Titta e il fratello Filippo, più volte processati e condannati per mafia e vari delitti.

Domani, Alex Ventura incontrerà in carcere il suo avvocato. Il sostituto procuratore Ottavia Polipo farà partire la richiesta di convalida del fermo di indiziato di delitto. L’udienza di convalida dovrebbe tenersi venerdì davanti al gip Vincenzo Ignaccolo.

Il sindaco in campo

«Si tratta di un omicidio che, ancora una volta, ci fa interrogare su ciò che succede in città: il ruolo dei clan, il traffico della droga, un business ricco, potente, invasivo. Un fenomeno, quello dello spaccio, che dilaga a macchia d’olio e che cerca il consenso sociale dei giovani, cui si rivolge principalmente il mercato. I ragazzi e i giovani sono il riferimento prevalente dei loro traffici.

Quanto accaduto è di una gravità inaudita. Dimostra che i clan sono attivi. Sono invasivi e violenti. La città va salvaguardata. Bisogna fermarli».

Lo dice il sindaco di Vittoria, Francesco Aiello, commentando l’omicidio di ieri sera, vittima Giovanni Russo.
«La rapida conclusione delle indagini dimostra che carabinieri e polizia conoscono il territorio - conclude - Erano subito sulle tracce dei presunti responsabili, imboccando una pista ben precisa. E già nella nottata hanno dato una svolta decisiva».

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