Vetri in frantumi nella gioielleria di corso Mazzini a Scicli, in provincia di Ragusa. I ladri hanno preso di mira l'attività commerciale nella notte tra domenica 17 e lunedì 18 dicembre, ma il colpo è andato in fumo. Il presidente di Confcommercio Scicli, Daniele Russino, manifesta la propria solidarietà ai titolari del negozio.
«È andata male – spiega Russino – ai due individui che, intorno alle 3,30, stavano cercando di scardinare la saracinesca e rompere il vetro della porta d’ingresso del negozio perché qualcuno se n’è accorto e ha dato l’allarme. Restano, però, i danni subiti dall’attività e la percezione di quel senso di insicurezza che ci spinge a chiedere maggiore attenzione alle forze dell’ordine il cui lavoro non si discute perché sappiamo che mettono sempre in campo la massima abnegazione e grande professionalità. Di quando in quando, episodi del genere, nella nostra città (l’ultimo di cui ho memoria risale al marzo scorso), si verificano e ci spingono a sollecitare, anche nei confronti dell’amministrazione, l’adozione di quei dispositivi legati alla videosorveglianza che devono ormai fare parte della programmazione necessaria a evitare situazioni con cui nessuno vuole fare i conti. I danni causati dalla criminalità - prosegue - non possono diventare un peso in più da sostenere per gli operatori commerciali che già fanno i conti con diversi problemi per cercare di mantenere dritta la barra della propria attività. Sono certo che non mancheranno, a tal proposito, le risposte da parte di chi di competenza».
Negli scorsi giorni a Palermo, si è registrata una sfilza di attacchi dello stesso genere. Gli spaccavetrine sono entrati in azione in pieno centro. In via Roma hanno sfondato la grande vetrina della Rinascente utilizzando un'auto rubata come ariete, poi hanno colpito in piazza Bologni, tentando il colpo in un ristorante e mettendolo poi a segno in un bar.
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