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Via libera a Scicli: ci sarà la festa del Gioia nel giorno di Pasqua, ma niente fuochi e luminarie

Il Gioia di Scicli

La decisione è arrivata: Scicli riavrà la tradizionale festa del Gioia, nel giorno di Pasqua. Il parroco di Santa Maria La Nova ha dato il via libera, portando entusiasmo fra i cittadini del comune ragusano che si erano quasi rassegnati a dover rinunciare ad un appuntamento molto sentito che richiama anche centinaia di turisti.

L'ok alla fine c'è, seguendo tra l'altro la linea di comuni vicini come Modica, dove si svolgerà regolarmente l'iniziativa pasquale della Madonna Vasa Vasa.

Il via libera definitivo è arrivato dopo le polemiche, in particolare quella tra il vicario foraneo don Ignazio La China e il critico d'arte Vittorio Sgarbi che chiedeva a gran voce lo svolgimento della processione del Cristo Risorto nel giorno di Pasqua, e al termine di una riunione durante la quale il coordinamento delle parrocchie di Scicli, alla presenza del vescovo di Noto Antonio Staglianò, ha accolto la proposta del parroco di Santa Maria La Nova.

Il prete, come si legge in una nota diffusa al termine dell'incontro, "apprezzando la disponibilità al dialogo della comunità cittadina di Scicli, tenendo conto del miglioramento della situazione pandemica, si dichiara disponibile a celebrare i festeggiamenti pasquali, nel rispetto delle normative vigenti e in forma molto sobria (senza fuochi e senza luminarie) avendo lo sguardo rivolto alla sofferenza del Popolo ucraino, in modo da fare sì che il Simulacro del Cristo Risorto ritorni ad essere segno di speranza per la Nostra Città”.

Sarà però una festa "sobria" come è stata definita nella nota, dunque, soprattutto religiosa e senza fuochi d'artificio e luminarie sia per evitare assembramenti (ancora molto rischiosi), sia in segno di rispetto nei confronti di chi vive nelle zone colpite dalla guerra.

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