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Il prefetto Ranieri: a Comiso il primo centro per la prevenzione e il contrasto del caporalato

Il prefetto Giuseppe Ranieri

Il prefetto Giuseppe Ranieri, dando seguito alle intese intercorse nella precedente riunione del 15 dicembre scorso in relazione alle attività da promuovere sul territorio per la prevenzione e il contrasto dello sfruttamento lavorativo, ha riunito in videoconferenza il Consiglio Territoriale per l’Immigrazione.  Il Prefetto, in apertura, in vista del rinnovo del Protocollo di Intesa per la prevenzione e il contrasto dello sfruttamento lavorativo, ha richiamato le azioni programmate nella precedente riunione, con particolare riferimento alla prevista attivazione sul territorio, in sinergia con gli Enti locali e tutti i soggetti componenti il Tavolo, di centri polifunzionali per gli immigrati nell’area della c.d. fascia trasformata.

Al riguardo, dopo aver ribadito la fondamentale importanza di questi posti di prossimità, quali antenne territoriali e spazi diffusi sul territorio che consentano un intervento policentrico congiunto di ascolto e orientamento delle vittime, o potenziali tali, di sfruttamento lavorativo, ha annunciato, d’intesa con il Sindaco di Comiso, la prossima apertura, in questa provincia, del primo Centro polifunzionale comunale per la prevenzione e il contrasto del Caporalato.  Il Centro, che avrà sede in locali messi a disposizione dal Comune di Comiso, sarà inaugurato il prossimo 10 marzo e presso lo sportello, che sarà immediatamente attivato, opereranno anche le associazioni che hanno in corso di svolgimento progetti di contrasto al caporalato fornendo informazioni e servizi a immigrati e aziende.

Tutti i componenti del Consiglio, a cominciare dal Direttore del Centro per l’Impiego di Ragusa, hanno al riguardo assicurato ogni necessaria collaborazione condividendo la fondamentale importanza di avvicinare sempre più i servizi al territorio, facendo rete nell’opera di contrasto al fenomeno. Il Prefetto ha in proposito invitato gli altri Sindaci della c.d. fascia trasformata a individuare al più presto, analogamente a quanto fatto dal Sindaco di Comiso, analoghi spazi da riservare al progetto, verificando anche la possibilità di utilizzare a tal fine anche beni confiscati alla criminalità organizzata.  Nel corso della riunione, si è inoltre proceduto ad una ricognizione dello stato di attuazione dei progetti predisposti dai comuni di Ragusa, Vittoria, Comiso, Acate e Santa Croce Camerina e finanziati dal PON legalità e finalizzati alla realizzazione di strutture abitative.

Infine, si è proceduto ad un esame dei contenuti delle "Linee-Guida nazionali in materia di identificazione, protezione, assistenza delle vittime di sfruttamento lavorativo in agricoltura", redatte nell'ambito del "Piano triennale di contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura e al caporalato (2020-2022)", adottate con Accordo del 7 ottobre 2021 dalla Conferenza Stato – Regioni ed Enti locali, al fine di condividerne con i Comuni i percorsi di attuazione sul territorio.

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