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Cuoco ucciso a Modica, via al processo per ex carabiniere accusato

È stato avviato con l’audizione del consulente della difesa il processo a carico di Davide Corallo, carabiniere sospeso dall’Arma e accusato di avere ucciso il 10 novembre del 2019, il cuoco modicano Peppe Lucifora. La Corte di Assise di Siracusa (presidente Tiziana Carrubba, a latere Carla Frau) aveva accolto la richiesta dagli avvocati Orazio Lo Giudice e Piter Tomasello di accesso a rito abbreviato condizionato alla integrazione probatoria testimoniale di due professionisti che avrebbero preso in esame gli elementi relativi anche alla presenza del dna di Davide Corallo nella abitazione di Lucifora.

Uno dei consulenti è Maurizio Saliva, medico legale, l’altro è il biologo ed ex comandante del Ris di Parma, generale in congedo Luciano Garofano che verrà sentito il prossimo 10 settembre.

Nell’udienza che si è celebrata questa mattina, presente anche il legale di parte civile, Ignazio Galfo, «il dottor Saliva ha fornito integrazioni alla consulenza rispetto agli elementi forniti dalla relazione del dottor Giuseppe Iuvara che stilò la relazione autoptica - dice l’avvocato Tomasello -, elementi che hanno portato a risultanze diverse. Secondo il nostro consulente, sul corpo della vittima non ci sono tracce che possano fare risalire alla responsabilità del Corallo e anche l’orario della morte, risulterebbe diverso in base a parametri di consolidata tecnica medico legale». Per un oggettivo impedimento è stata poi rinviata l’audizione del generale Garofano dapprima prevista a fine luglio. La difesa ha chiesto la sospensione dei termini di custodia cautelare fino alla data del rinvio definito al 10 settembre, «nell’ottica del principio di piena collaborazione».

(AGI)

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