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Minacce aggravate al giornalista Borrometi, una condanna a Ragusa

Il giornalista Paolo Borrometi

Venerando Lauretta è stato condannato per diffamazione aggravata ai danni del giornalista Paolo Borrometi a causa delle frasi ingiuriose pubblicate a commento di un articolo del vice direttore dell’AGI, Borrometi rappresentato dall’avvocato Luca Licitra.

Lauretta, sulla pagina facebok del sito di inchiesta «La Spia», diretto dal giornalista, aveva commentato un articolo dal titolo «Vittoria, il giallo del box 65 col socio occulto Venerando Lauretta» scrivendo «Ma con quale coraggio mettere mi piace...vi auguro sempre il meglio ...ma a volte il 71 diventa 17...», ingiuriava poi Borrometi e sosteneva «troppo bordello stai faciennu» era accaduto ad aprile del 2015. Lauretta è stato condannato ad una multa di 800 euro dal giudice monocratico del Tribunale di Ragusa, Vincenco Panebianco, come richiesto dal Pm Veronica Di Grandi.

Il difensore dell’uomo, Matteo Anzalone ne aveva chiesto l’assoluzione evidenziando che non ci fosse la riconducibilità certa a Lauretta, del profilo dal quale era stato pubblicato il commento. Lauretta a settembre del 2018 era stato già condannato a un anno e sei mesi per minacce aggravate dal metodo mafioso sempre nei confronti di Borrometi oltre al pagamento delle spese processuali e 1.500 euro per ogni patrocinatore, rinviando il risarcimento danni a separata sede.

La pena venne definita dal Tribunale collegiale di Ragusa. Lo stesso Lauretta che ha un altro procedimento in corso sempre per diffamazione aggravata nei confronti di Borrometi, è imputato con altri, nel processo Exit poll con l’ipotesi accusatoria del 416 ter, di voto di scambio politico mafioso, nelle elezioni di Vittoria, inchiesta che con altri elementi portò allo scioglimento del Comune di Vittoria.

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