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Traffico illegale di auto dall'estero, scoperta una truffa a Ragusa: 12 indagati

Operazione anti-truffa della squadra di Polizia giudiziaria della Sezione Polizia Stradale di Ragusa, con al centro diverse concessionarie automobilistiche. Veicoli provenienti dall’estero venivano immatricolati presso l’Ufficio provinciale della Motorizzazione civile, mediante il falso documentale da parte di diverse concessionarie e la compiacenza di agenzie di consulenza automobilistica.

Dodici le persone indagate, tra acquirenti privati, titolari di rivendite di autoveicoli e titolari di agenzie disbrigo pratiche automobilistiche, per truffa nonché falsità materiale ed ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici. Interessati 11 veicoli e tra questi due Fiat 500, una Bmw 318, un’Audi Q3 ed un Nissan Qashqai - con targhe e carta di circolazione polacche false - già oggetto di furto e di riciclaggio, attraverso la falsa attività di nazionalizzazione sopra descritta.

Concessionarie e agenzie sottoscrivevano falsamente per conto e all’insaputa del compratore affinché non venisse mai a conoscenza dell’origine estera del veicolo, il cui valore commerciale è largamente inferiore rispetto alle quotazioni nazionali. A tale scopo, tali veicoli venivano trasformati in 'chilometro 0', non specificandone la provenienza estera, classificandoli 'veicoli usati' anziché come nuovi, con lo scopo di eludere le procedure fiscali e trarre un notevole vantaggio economico.

Lo spunto investigativo è stato il notevole incremento di pratiche relative alla nazionalizzazione di veicoli esteri nel Ragusano anche da parte di soggetti residenti in altre province o appartenenti a persone giuridiche non rientranti nella giurisdizione di questa Motorizzazione civile. Con false autocertificazioni di residenza in territorio ibleo si consentiva inoltre l’immatricolazione con minori tempi di trattazione per pratiche e consegna documentazione.

Per prassi, infatti, l’immatricolazione necessita di documentazione a nome e per conto dell’acquirente e viene sottoscritta dallo stesso e poi trasmessa dalle agenzie specializzate presso l’Ufficio provinciale della Motorizzazione civile, dove è residente il compratore oppure dove ha sede la rivendita dei veicoli. Diversi acquirenti hanno infatti disconosciuto le firme apposte nelle pratiche e solo a seguito dell’indagine hanno potuto apprendere di aver acquistato un veicolo di provenienza estera e pertanto di minor valore commerciale.

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