Migliora leggermente la situazione a Modica, niente casi di positività al coronavirus da una settimana. Al momento i contagiati sono 10 e i soggetti che si trovano in quarantena sono diminuiti da 69 a 43.
Sono dati che fanno sorridere quelli comunicati dal primo cittadino Ignazio Abbate per quanto riguarda la situazione concernente il Covid19 nel territorio di Modica. Il sindaco stamani ha fatto il punto della situazione ed ha scritto sulla sua pagina Facebook: “Sono numeri confortanti quelli che arrivano dall’ASP in merito ai positivi al Covid a Modica dove i contagiati sono 10. I soggetti sottoposti a quarantena sono scesi da 69 a 43. Sedici di loro sono in quarantena perché rientrati da Paesi esteri, in particolare da Spagna, Albania, Malta e Romania. I positivi al Covid sono persone facenti parte del gruppo dei ragazzi di Sampieri, gli anziani e gli operatori della casa di riposo focolaio”.
Nel comune del Ragusano non si verificano nuovi casi di positività al coronavirus da ben una settimana, come ha sottolineato Abbate: "Inoltre - ha aggiunto - ben 26 persone hanno terminato il loro periodo di quarantena senza nessuna conseguenza. Bisogna essere ottimisti ma con giudizio visto che basta pochissimo per cambiare prospettiva e ripiombare nello sconforto”.
Però il primo cittadino di Modica non abbassa la guardia, infatti è stato prorogato il divieto di visite per gli ospiti delle case di riposo e non solo. Ecco cosa ha scritto al riguardo: “Ad oggi possiamo affermare che le misure di contenimento adottate stanno dando i loro frutti. A tal proposito è stata prorogata a data da destinarsi l’interdizione alle visite nelle case di riposo da parte dei parenti degli ospiti – continua il sindaco Abbate -. Inoltre, è fatto obbligo ai titolari delle strutture, di tracciare tutti coloro che a qualsiasi titolo accedono alla struttura. In particolar modo gli operatori sanitari (infermieri, medici, fisioterapisti ecc.) che effettuano prestazioni sanitarie quali visite mediche, prelievi venosi, terapie intramuscolare ed endovenose, fisioterapia. Bisognerà anche approntare un registro dal quale si evidenzia nome, cognome, qualifica, orario, recapito telefonico, tipologia della prestazione e misurazione della febbre, ivi compresi altri professionisti (parrucchiere, barbiere, estetista, ecc.) che hanno accesso all’interno della struttura”.
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