Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Concussione, pm chiede 2 anni per ingegnere capo del Comune di Scicli

Due anni e sei mesi di reclusione richiesti dalla pubblica accusa per l’ingegnere capo del Comune di Scicli, Guglielmo Spanò, rinviato a giudizio e imputato per abuso d’ufficio, concussione per induzione indebita. A queste conclusioni è arrivato il pubblico ministero Santo Fornasier, al termine di una articolata requisitoria.

Il pm ha ricostruito la vicenda iniziata nel 2009 quando una famiglia di Scicli ottenne la concessione edilizia per la casa a mare nella proprietà confinante con quella di Spanò e delle sue sorelle nel territorio comunale.

Stando all’accusa, da qual momento iniziò una serie di incontri definiti da pm intrattenimenti poco giudiziosi per cercare una intesa perchè il progetto prevedeva una balconata aggettante che «infastidiva i dirimpettai» e la famiglia dell’ingegnere capo, secondo la ricostruzione del pm, voleva un accesso più agevole.

Una sorta di pressione psicologica che sarebbe sfociata nel consiglio diretto di Spanò ai vicini di casa, pronunciato in tono «preciso, puntuale, freddo e scostante, non amichevole» di non costruire ma di vendere la proprietà alle sorelle. Il rappresentante della pubblica accusa - che ha ricordato anche i 15 sopralluoghi effettuati alla parte offesa in corso dei lavori e i due deferimenti all’Autorità giudiziaria finiti con le assoluzioni della parte offesa - ha più volte rimarcato il valore evocativo che il ruolo di ingegnere capo del Comune poteva incutere nella controparte, un 'consigliò che avrebbe fatto leva sulla sua funzione. Per questo sarebbe maturato il reato di concussione per induzione indebita - previsto dal art.319 quater - a dare o fare qualcosa, prescritto l’altro capo di imputazione. Di qui la richiesta di condanna per l’ingegnere capo del Comune di Scicli a 2 anni e 6 mesi di reclusione.

Caricamento commenti

Commenta la notizia