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Minacciato per l'acquisto all'asta dei terreni dei Rinzivillo: 3 arresti a Ragusa

Sono state tre le ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal gip di Catania eseguite dalla Squadra Mobile di Ragusa nei confronti di Salvatore e Mirko Dicara e Giuseppe Domicoli. Le accuse sono di  tentata estorsione in concorso, aggravata dall’aver agevolato l’associazione di tipo mafioso denominata Cosa Nostra, in particolare il gruppo Rinzivillo di Gela.

Le indagini sono partite ad aprile 2018 ed è stato possibile ricostruire come il clan gelese si intromettesse nell'ambito delle attività imprenditoriali agricole locale. Gli arrestati, in concorso tra loro, hanno cercato, in più occasioni, di costringere un imprenditore agricolo a cedere terreni a Vittoria, oggetto di procedura esecutiva immobiliare e acquistati per la somma complessiva di 150mila euro nel corso di un’asta giudiziaria del tribunale di Ragusa tenutasi presso lo studio di un professionista delegato.

Inoltre i tre, in più occasioni, si sono recati dall’imprenditore cercando di costringere lui e i suoi familiari a ritirare l’offerta formulata all’asta giudiziaria lasciandogli intendere, senza usare mezzi termini, che "i danneggiamenti sono eventi che colpiscono chi acquista all’asta i terreni di interesse di Cosa Nostra".

Secondo la richiesta dei tre arrestati, l’uomo avrebbe dovuto restituire i terreni che appartenevano alla famiglia Rinzivillo di Gela, perchè aveva partecipato all’asta senza aver chiesto "il dovuto permesso", andando a minare così i piani di acquisto del clan ad un prezzo irrisorio. Per evitare altre minacce e ritorsioni, l'imprenditore avrebbe dovuto quindi rivendere, immediatamente, i terreni a una società ricollegabile alla cosca.

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