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Bimbi travolti e uccisi dal suv a Vittoria, l'imputato chiede il rito abbreviato

I due cuginetti Simone e Alessio D'Antonio

Chiesto il rito abbreviato per Rosario Greco, l’uomo che alla guida di un suv ha travolto e ucciso due bimbi a Vittoria, hanno chiesto il rito abbreviato per il loro assistito. L’uomo deve rispondere di duplice omicidio stradale aggravato dall’alterazione psicofisica dovuta all’utilizzo di sostanze alcoliche e stupefacenti.

L’11 luglio il suv guidato da Greco ha travolto i due cuginetti Simone e Alessio D’Antonio, entrambi undicenni, che stavano giocando davanti alla porta di casa. «Nel corso delle indagini preliminari, oramai formalmente concluse - dicono gli avvocati Salvatore Citrella e Nunzio Citrella - si è scelto di non commentare gli avvenimenti con la stampa. Nel ringraziare i giornalisti che hanno rispettato questa scelta, consideriamo giusto far presente che il silenzio è stato ritenuto da noi e dall’indagato l’unico atteggiamento corretto da tenere dinanzi ad un fatto così doloroso. Per quanto riguarda le future scelte processuali comunichiamo che l’imputato ha scelto di avanzare richiesta di definizione del giudizio con il rito abbreviato, rinunciando al proprio diritto di formazione della prova in contraddittorio e riducendo significativamente i tempi della definizione del giudizio; la scelta comporta, come è noto, che in caso di condanna la pena venga ridotta di un terzo».

I legali di Greco aggiungono: «La tragicità del fatto ha di certo colpito fortemente l’opinione pubblica. In occasioni come questa c'è spesso chi si spinge a dichiarare che i principi del giusto processo, uno dei pilastri del nostro vivere civile, debbano essere accantonati. Derogare ai principi che tengono unita una società democratica avanzata, anche per una sola volta, significa rinunciare a quei principi per sempre, in maniera definitiva; la figura del difensore - conclude il collegio difensivo - è posta a tutela di questi principi per tutti gli accusati, in tutti i processi, per fatti di qualsiasi gravità. Con questa convinzione profonda verrà seguita la difesa di Rosario Greco, a tutela di ogni garanzia che gli spetta, con il massimo rispetto dell’inimmaginabile dolore patito dalla famiglia dei due poveri bambini».

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